AGI - Tra le tracce proposte agli esami di maturità per la prima prova, ci sono testi di Pasolini, Borsellino, Tomasi di Lampedusa, Brendon, Maccioni e Pievani. L'analisi del testo - tipologia A - riserva due sorprese significative: Pier Paolo Pasolini, mai scelto all'esame di Maturita', con la poesia l'"Appendice I tratta da 'Del Diario' (1943-1944).
E poi Giuseppe Tomasi di Lampedusa con 'Il Gattopardo', anche questa una scelta nuova da parte del ministero dell'Istruzione.
Secondo le indiscrezioni, questi sono i testi:
- Pier Paolo Pasolini, “Appendice I a ‘Del Diario’ (1943-1944)” da “Tutte le Poesie“, a cura di Walter Siti (2009).
- Giuseppe Tomasi da Lampedusa, “Il Gattopardo“.
- Piers Brendon, “Gli anni trenta, il decennio che sconvolse il mondo” (Carocci, 2005).
- Riccardo Maccioni, “Rispetto” è la parola dell’anno Treccani (Avvenire, 17/12/2024).
- Telmo Pievani, “Un quarto d’era (geologica) di celebrità” (Feltrinelli, 2022).
- Paolo Borsellino, “I giovani, la mia speranza” (Epoca, 14/10/1992).
- Anna Meldolesi e Chiara Lalli, “L’indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa?”
Oltre 500mila studenti sono alle prese con la Maturità che ha preso il via con la lettura da parte del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha letto in diretta al Tg1 i codici alfa numerici che arrivano a tutte le scuole di Italia e che consentono di aprire il plico telematico con le tracce della prima prova scritta.
"L'augurio che io faccio a loro è, innanzitutto, un augurio di un grande successo in questo esame di Maturità. Ognuno di loro ha una ricchezza che va scoperta e va valorizzata. Ognuno di loro ha una straordinaria forza, ha una straordinaria bellezza. Devono solo esserne consapevoli, affrontare con serenità, ma anche con forte consapevolezza questo percorso". Cosi' il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di RTL 102.5, si è rivolto agli oltre 500mila maturandi che tra poco inizieranno la prima prova dell'esame di Stato.
Questi esami, ha sottolineato, "durano pochi giorni e poi ci saranno le vacanze estive, e poi ci sarà un altro mondo: il mondo dell'università, il mondo del lavoro, il mondo dell'essere adulti. Questo esame di Maturità - ha spiegato Valditara - va vissuto come il termine di un percorso scolastico che dovrebbe averci aiutato a crescere, a diventare adulti, ad acquisire quella maturità che dovrà essere sempre più l'oggetto di questo esame di Stato"
Meloni: "Forza ragazzi, siete il nostro orgoglio"
"In bocca al lupo a tutti gli studenti che stanno per affrontare la maturità. Forza ragazzi!". Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. In un video, la premier si rivolge agli studenti e dice: "Lo so, oggi è il giorno: l'esame di Maturità. Avete dormito poco, avete mille pensieri, siete pronti, perché dietro di voi ci sono anni di studio, impegno, fatica e anche tanti sogni. Fate un bel respiro, arrivate a testa alta, date il massimo, siate fieri di voi stessi. Vi mando un grande in bocca al lupo. Forza ragazzi, siete il nostro orgoglio".
Dacia Maraini: "La poesia di Pasolini racconta il passaggio dall'adolescenza alla maturità"
"L'esame di maturità è un momento importante, ma è sbagliato pensare che una persona possa essere giudicata solo da un breve colloquio o da un tema scritto in fretta e con ansia. Bisognerebbe conoscere bene un alunno e dare un giudizio di idoneità generale, sulla sua disposizione all'apprendimento, alla creatività, alla capacità di confrontarsi col mondo nuovo. Quindi, esame si', ma non trasformiamolo in una ghigliottina". Lo dice all'AGI Dacia Maraini, commentando le tracce della prima prova scritta dell'esame di maturità, di cui una incentrata su Pierpaolo Pasolini, con il quale la scrittrice ebbe una grande amicizia.
"La poesia di Pasolini - aggiunge - è bella perché racconta in maniera lunare il passaggio dall'adolescenza alla maturità e pone il tema del passaggio del tempo umano cosi' fragile e veloce, di fronte al tempo candido e apparentemente eterno della luna".
'Rispetto' tra le tracce, per la Treccani è la parola del 2024