AGI - Maturità tragicomiche, colme di ansia o situazioni paradossali. Come quella di Carlo Conti, che si era rotto una gamba un mese prima, a maggio, e quindi ha fatto l'esame in barella: "La commissione – racconta all'AGI – si era mossa probabilmente a compassione per questa mia situazione. Alla fine, ma comunque ero abbastanza preparato, mi diplomarono con 60/60. A fare l'esame mi portò l'ambulanza in barella. L'orale lo feci per primo, indipendentemente dalla lettera estratta e dall'ordine alfabetico, perché poi mi sarei dovuto rioperare. Quindi mi fecero il favore di levarmi subito questo peso dell'orale. Ovviamente andò tutto bene – sottolinea – ero preparato, quindi la cosa importante è studiare durante l'anno, oltre che fare lo sprint e il ripasso finale".
"Ricordo quel periodo con dolcezza, per il grande affetto dei miei compagni di classe che si alternavano nei giorni precedenti per studiare con me. Quindi – conclude – il mio è un ricordo da un lato 'doloroso' ma dall'altro piacevole".
Filippo Giardina: tra bocciature e Shakespeare
La maturità è anche nei ricordi degli stand-up comedian: "Mi sono diplomato al liceo scientifico con 48/60 – dice all'AGI Filippo Giardina – Sono stato bocciato due volte, mi hanno ammesso a maggioranza. Misteriosamente ho preso 48 perché c'era una commissaria esterna di italiano, giovane... evidentemente c'era un feeling fra noi due e mi ha messo voti altissimi sia al tema che all'interrogazione orale".
"In più, mi passò il foglio del compito di matematica quello che mi stava davanti. Avevo portato inglese come seconda materia e mi ero preparato una poesia di Wordsworth, The Rainbow, a memoria. Poi ho recitato il monologo di Amleto e la commissione fu entusiasta. Questo mi illuse di poter avere una carriera universitaria, mi iscrissi a sociologia, ma dopo due esami capii che non faceva per me!".
Luca Ravenna: maturità ai tempi del mondiale
Luca Ravenna, altro stand-up comedian, racconta: "Ho avuto la fortuna di fare la maturità nel 2006, durante i mondiali. Tutte le date erano scandite dalle partite dell'Italia. È un ricordo stupendo".
"Prima prova: tema sul distacco, con Dante e Manzoni. Seconda prova: Ippocrate per il greco, un disastro, ma presi 11/15. Terza prova: bene, c'era storia, la mia preferita. In matematica presi il corrispettivo di un due. Non sapevo neanche la definizione di seno e coseno. Portai una tesina sul linguaggio e la società. Mi aiutò molto il prof di greco, il glorioso prof. Scarpis".
"Il giorno prima della terza prova investii per errore una ragazza in motorino. Non dormii, studiai tutta la notte. Dormii in balcone sperando che il sole mi svegliasse. Alla fine presi 75 e ne sono felicissimo. Solo bei ricordi, con l’Italia che vince. In bocca al lupo ai ragazzi del 2006. Forza!".
Al Bano: la maturità della vita
Decisamente più diretto Al Bano: "La mia maturità – dice all'AGI – è nata tra le strade di Milano, e poi quelle del mondo! Non ho una laurea che lo dimostra ma ho la mia esperienza che lo sottolinea!".
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