AGI - Al via seconda prova di maturità per 500mila studenti. Secondo indiscrezioni dei siti più popolari per studenti, al Liceo Classico, spazio per un brano di Cicerone tratto da "De Amicitia", il testo scelto sarebbe tratto dal capitolo 26 dell'opera dell'autore.
Oggi i maturandi affrontano la prova di indirizzo che, quest'anno, per i diversi indirizzi riguarda le seguenti materie:
- Latino al Liceo classico
- matematica per il Liceo scientifico
- Lingua e cultura straniera pe il Liceo linguistico
- Scienze umane per il Liceo Scienze Umane
- Diritto ed economia politica per il Liceo Scienze Umane opzione economico sociale
- Economia aziendale per Amministrazione Finanza e Marketing
- Geopedologia, economia ed estimo per Costruzioni, ambiente e territorio.
La durata della prova, iniziata alle ore 8.30, varia a seconda dell'indirizzo: ad esempio, 4 ore al liceo classico, 6 ore allo scientifico e 18 ore distribuite su tre giorni per l'artistico. Le tracce sono specifiche per ogni indirizzo e riguardano le materie caratterizzanti di ciascun indirizzo.
Il brano trattato è stato scritto nel 44 a.C. come dialogo filosofico dedicato a Tito Pomponio Attico. In questo testo, Cicerone riflette sul valore dell'amicizia: un legame basato sulla virtù reciproca e sul bene condiviso, piuttosto che sull'utilità o il piacere. Nel dialogo, composto nel 44 a.C. ma ambientato nel 129 a.C., Cicerone descrive con accenti accorati l'amicizia tra due esponenti di primo piano della classe politica romana dell'epoca, Gaio Lelio e Scipione Emiliano, da poco scomparso. L'occasione è propizia per riflettere - è Lelio che parla, nel brano proposto - sul senso di questo vincolo, che si genera naturalmente nell'animo umano e risulta essenziale per rinsaldare i legami che sono alla base della convivenza civile.
Il brano di Cicerone
Secondoi siti degli studenti il brano di Cicerone da tradurre per il Liceo Classico è tratto capitolo 26 di 'De Amicitià, trattato scritto nel 44 a.C. come dialogo filosofico dedicato a Tito Pomponio Attico. In questo testo, Cicerone riflette sul valore dell'amicizia: un legame basato sulla virtù reciproca e sul bene condiviso, piuttosto che sull'utilità o il piacere. Nel dialogo, composto nel 44 a.C. ma ambientato nel 129 a.C., Cicerone descrive con accenti accorati l'amicizia tra due esponenti di primo piano della classe politica romana dell'epoca, Gaio Lelio e Scipione Emiliano, da poco scomparso. L'occasione è propizia per riflettere - è Lelio che parla, nel brano proposto - sul senso di questo vincolo, che si genera naturalmente nell'animo umano e risulta essenziale per rinsaldare i legami che sono alla base della convivenza civile.
Allo Scientifico lo studio di una funzione e Cartesio
La seconda prova di maturità al Liceo Scientifico, secondo indiscrezioni dei siti per studenti, riguarda lo studio di una funzione, con una citazione di Cartesio "la ragione non è nulla senza l'immaginazione". Cicerone - uscito al Classico - fa doppietta e riesce nell'incredibile impresa di entrare anche nel compito di Matematica per il Liceo Scientifico. Uno degli otto quesiti che completano la traccia - il numero 7 - parte proprio da una sua citazione, tratta dall'opera 'De divinationè.
All'Artistico Battiato
Al Liceo Artistico, la prova per le discipline audiovisive e multimediali dell'artistico si concentra sul tema della "cura". Il testo di riferimento è la celebre canzone 'La curà di Franco Battiato. Le immagini utilizzate includono opere di Picasso, Diego Rivera, Elliot Erwitt e fotografie di Sandro Scalia su Palermo.
Il latinista: "Il brano di Cicerone non dovrebbe creare problemi"
"Il brano dal 'De amicitià di Cicerone mi sembra sia stato scelto molto bene. Il testo è scritto con uno stile scorrevole e armonioso, dal punto di vista grammaticale non dovrebbe creare troppi problemi". Lo dice all'AGI il professor Renato Oniga, ordinario di Lingua e letteratura latina dell'Università di Udine.
Oniga, filologo classico e latinista che ha recentemente curato per Einaudi la traduzione degli 'Annali', 'Giulio Agricola e 'La Germania' di Tacito, spiega ancora: "Com'è noto, Cicerone è il modello per eccellenza del latino classico e la comprensione generale del discorso di Lelio sui fondamenti filosofici dell'amicizia è accessibile a tutti gli studenti con un minimo di preparazione. Ma giustamente, per mettere alla prova le loro capacità - aggiunge - ci sono anche dei punti un po' più difficili, come l'iniziale 'temporis causa', dove bisogna capire che 'tempus' non significa 'tempo', ma 'opportunismo', e poi soprattutto il penultimo periodo piuttosto complesso, con uno snodo di base ('primum ex..., deinde cum'), che a sua volta introduce una frase principale e una sequenza di subordinate (ipotetica, relativa e causale)".
"Nel complesso, il contenuto è di grande attualità - conclude - quanto più vediamo trionfare i guerrafondai che coltivano l'odio, tanto più è bene ricordare che l'umanesimo ciceroniano difende l'amicizia universale".
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