"Quaranta milioni: quando me ne sono andato dalla Lega ho lasciato 40 milioni a saldo contabile": lo sostiene, in un'intervista al Fatto Quotidiano, l'ex tesoriere del Carroccio, Francesco Belsito. "Dopo le mie dimissioni nel 2012 sono entrati nelle casse del partito altri 19 milioni legati alle elezioni del periodo di Bossi, perché i rimborsi erano scaglionati negli anni. E immagino che siano arrivati rimborsi per elezioni successive. Soldi ce n'erano. Penso che siano stati spesi: come, non lo so. Non voglio dire che ci sia niente di illecito. Dico soltanto le cose come stanno. Sono pronto a un confronto con Roberto Maroni e con Matteo Salvini. Ma sui fatti". E poi aggiunge: "Ho pagato solo io, come se quello che è successo nel partito potesse essere tutto responsabilità del tesoriere".
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Cosa ha detto Belsito al Fatto:
"Il tesoriere è quello che deve cercare di finanziare le richieste dei dirigenti del partito. E tanti in quel periodo chiedevano. Proprio tanti. Venivano da me e domandavano soldi per iniziative di partito, per feste elettorali, per altre cose"."A Genova in primo grado ho preso 4 anni e 10 mesi. A Milano 2 anni e 6 mesi. Ma ditemi voi se ha senso: io, comunque sia andata, soldi per me non ne ho presi"."Mi hanno scaricato. MA adesso viene il bello: a Milano perché il processo vada avanti la Lega oltre a me deve querelare per appropriazione indebita anche Bossi. Sarà da ridere"."Sono rimasto senza lavoro. Ho tre figli. Non mi voglio mettere nei guai. Però, ripeto, sono qui. Se vogliono parlare di fatti vengano e vediamo dove sono finiti i soldi".
Leggi qui la versione integrale dell'intervista sul Fatto.
In una intervista al Corriere della Sera invece l'eurodeputato leghista Mario Borghezio preannuncia di voler offrire il palcoscenico europeo alla battaglia della Lega dopo che il tribunale del riesame di Genova ha confermato il sequestro di 49 milioni dai conti del Carroccio. "Ci obbligano a pietire l'elemosina, neanche fossimo noi i vu' cumpra'. E' una cosa abnorme". "Lunedi' (domani, ndr) all'apertura dei lavori porterò il caso al Parlamento europeo": Borghezio aggiunge anche di attendersi un intervento del capo dello Stato, Sergio Mattarella: "Mi stupirei se non intervenisse. Le leggi vanno applicate con misura, con equilibrio e con criterio".