AGI - Si è aperta oggi in Tunisia la terza edizione del Salone Internazionale della Transizione Energetica. L'evento, che si terrà fino al 28 novembre, riunisce decisori politici, esperti e attori economici per rafforzare il ruolo dell'energia come motore di crescita sostenibile e innovazione. Organizzato dalla Camera Nazionale dell'Energia Fotovoltaica, il salone si terrà presso la sede dell'Unione Tunisina dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato (UTICA) con il tema "Transizione Energetica: verso uno sviluppo sostenibile".
L'evento ospita oltre 40 aziende tunisine e internazionali, 500 rappresentanti del settore pubblico e privato e circa 2.500 visitatori, offrendo un forum di discussione su soluzioni innovative, progetti strutturati e prospettive di diversificazione della produzione energetica. L'obiettivo è rendere la transizione energetica una priorità strategica in grado di trasformare le sfide ambientali in opportunità economiche, rafforzare l'indipendenza energetica del Paese e accelerare lo sviluppo del settore industriale. I dibattiti si concentreranno su temi quali la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, l'innovazione tecnologica guidata dalle startup, il ruolo delle istituzioni finanziarie e la responsabilità sociale d'impresa, in particolare nei settori dell'autoproduzione e dell'efficienza energetica.
Oltre agli aspetti tecnici, l'evento riflette l'impegno della Tunisia nel porre la transizione energetica al centro del suo modello di sviluppo, promuovendo la creazione di posti di lavoro, l'innovazione e una maggiore competitività economica, in un'ottica di crescita verde e inclusiva. Durante l'evento, i partecipanti avranno l'opportunità di scoprire progetti pionieristici, condividere le migliori pratiche internazionali e individuare opportunità di investimento e partnership.
L'ambasciatore italiano a Tunisi, Alessandro Prunas, ha sottolineato che la transizione energetica in questo Paese nordafricano "è ben avviata". Secondo il rappresentante diplomatico, "il partenariato tra Italia e Tunisia può certamente dare un contributo molto significativo". "La Tunisia rappresenta un Paese di notevole interesse per l'Italia, soprattutto perché si stanno sviluppando interconnessioni elettriche di importanza strategica, non solo tra Italia e Tunisia, ma anche tra Europa e Africa. Mi riferisco specificamente a Elmed, ma altri progetti sono in fase di definizione. Si tratta di progetti di interconnessione che miglioreranno la sicurezza energetica sia dell'Italia che della Tunisia. In questo senso, siamo realmente interdipendenti", ha affermato Prunas.
"La Tunisia ha ancora una capacità produttiva inutilizzata, in particolare nella produzione di energia rinnovabile. È sottoutilizzata perché esiste un enorme potenziale che possiamo e dobbiamo contribuire a sviluppare". "Questo potenziale consentirà alla Tunisia stessa di migliorare non solo la propria autosufficienza energetica – che è naturalmente l'obiettivo primario della Tunisia – ma anche, a lungo termine, la sua capacità di esportare l'energia in eccesso verso l'Europa, aiutandoci così a raggiungere pienamente i nostri obiettivi di decarbonizzazione", ha spiegato l'ambasciatore. “In questo senso, la partnership energetica tra Italia e Tunisia è una partnership vantaggiosa per tutti”, ha concluso Prunas.