AGI - Un centro dedicato all'agroforestazione rigenerativa e allo sviluppo sostenibile, che promuove formazione e ricerca a supporto delle comunità locali, è stato inaugurato nel comune di Quelimane, in Mozambico. Sviluppato nell'ambito del progetto Ethaka, finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato dall'Istituto per la Cooperazione Economica Internazionale (ICEI) con un budget totale di circa 4 milioni di euro, questo progetto mira a rafforzare la sicurezza alimentare e la resilienza climatica. Il nuovo Centro per l'Innovazione, la Divulgazione e la Formazione Continua nei Sistemi Agroforestali (CISAF) è uno spazio dedicato alla formazione, alla ricerca e alla diffusione di pratiche agroforestali rigenerative nel paese. È stato creato in collaborazione con l'Università Licungo di Quelimane.
Il centro si propone di essere un punto di riferimento nazionale e internazionale per la formazione di tecnici, ricercatori, aziende e funzionari governativi nella ricerca applicata, nello sviluppo rurale, nell'assistenza tecnica e nella promozione delle politiche agroforestali. Le principali attività del CISAF includono la formazione continua e le sperimentazioni sul campo: corsi pratici, campi dimostrativi e supporto diretto agli agricoltori per diffondere tecniche integrate di apicoltura, acquacoltura e produzione di foraggio. Verranno inoltre preservate specie autoctone e prodotte piantine per la divulgazione agricola e la vendita. Il centro promuoverà borse di studio per tesi di dottorato, viaggi di studio, workshop e fiere delle sementi. Verrà inoltre fornito supporto alla creazione di micro e piccole imprese agroforestali per migliorare l'accesso al mercato e la generazione di reddito, con particolare attenzione a donne e giovani.
"Il CISAF rappresenta un successo collettivo, frutto di un percorso avviato diversi anni fa dalla Cooperazione Italiana e dall'AICS in Mozambico: sostenere l'agricoltura familiare, rafforzare la sicurezza alimentare e nutrizionale e promuovere modelli di produzione sostenibili", ha affermato Paolo Enrico Sertoli, direttore della sede AICS di Maputo. "L'agricoltura è uno dei settori chiave della cooperazione tra Mozambico e Italia, come delineato nel Piano Indicativo Pluriennale 2022-2026, con un budget di circa 100 milioni di euro, focalizzato sulla provincia di Manica e sul corridoio di Beira", ha aggiunto. Per Rosaria de Paoli, direttrice dell'ICEI, il CISAF "realizza un sogno che inseguiamo da anni, nato proprio qui in Mozambico: creare un centro dinamico di conoscenza, ricerca e sperimentazione in ambito agroforestale".
È qui che ICEI ha iniziato il suo percorso, collaborando con partner locali per rafforzare la resilienza delle comunità alle sfide climatiche, ha spiegato de Paoli. La visione di CISAF è "aiutare le comunità a raggiungere una produzione agricola sostenibile rigenerando al contempo i loro terreni", ha aggiunto, sottolineando che ICEI "non è solo una sede fisica, ma un vero e proprio laboratorio di idee e collaborazione: uno spazio che incarna il nostro impegno per un'agricoltura sostenibile, basata sulla scienza e incentrata sull'uomo". Forte di questa esperienza pionieristica, ICEI sta ora implementando l'agroforestazione in Brasile, Tanzania, Colombia e Sri Lanka, e ne propone l'applicazione anche ad altre regioni del Mozambico, promuovendo l'emancipazione di donne e giovani, consolidando il suo ruolo di leadership nello sviluppo rurale sostenibile e sostenendo politiche pubbliche che incoraggino l'agroforestazione e l'agricoltura rigenerativa.