AGI - "La più tunisina delle donne italiane". Così il quotidiano tunisino "La Presse" definisce Claudia Cardinale, l'attrice morta ieri sera a 87 anni, "circondata dai suoi figli" a Nemours, vicino a Parigi, dove viveva. È stata la protagonista di oltre 130 film e depositaria di un'immensa eredità cinematografica che ha influenzato diverse generazioni.
Claudia Josephine Rose Cardinale era nata il 15 aprile 1938 a La Goulette, in Tunisia, da una famiglia di origine siciliana. Cresciuta in un ambiente multiculturale, parlava francese, arabo tunisino e dialetto siciliano. Ha imparato l'italiano solo più tardi, dopo l’ingresso nel mondo del cinema. A soli 17 anni, vinse per caso un concorso di bellezza a cui non si era iscritta, che le aprì le porte del cinema italiano e poi internazionale. Il premio era un viaggio alla Mostra del Cinema di Venezia, che le cambia la vita: a 22 anni gira 'Rocco e i suoi fratelli'.
È stata protagonista di oltre cento film, musa ispiratrice dei grandi registi italiani degli anni '60, ha portato in teatro Pirandello e Tennessee Williams. Ma è a un personaggio soprattutto che resterà per sempre legato il ricordo di Claudia Cardinale: l’Angelica del 'Gattoparto' di Luchino Visconti. Il ballo della giovane amata da Tancredi-Alain Delon con il principe dei Salina-Burt Lancaster è una delle scene che hanno fatto la storia del cinema. Negli anni Sessanta e Settanta interpretò ruoli indimenticabili sotto la direzione di altri grandi registi come Federico Fellini, Sergio Leone, Blake Edwards e Werner Herzog, incarnando una nuova immagine della donna mediterranea: forte, indipendente e seducente.
In un solo anno, il 1963, la vollero accanto a loro non solo Visconti, ma anche Federico Fellini per '8 1/2', Blake Edwards per 'La pantera rosa', Luigi Comencini per 'La ragazza di Bube'. Bella di una bellezza fuori dai canoni delle altre dive italiane del suo tempo, Sophia Loren e Gina Lollobrigida, ha collaborato in Italia con Mauro Bolognini, Maurio Monicelli, Pietro Germi, Nanni Loy. E Pasquale Squitieri di cui è stata a lungo compagna. Valerio Zurlini la volle per 'La ragazza con la valigia'. Luigi Zampa la portò dall'altra parte del mondo con Alberto Sordi per 'Bello, onesto, emigrato in Australia sposerebbe compaesana illibata'.
L'hanno chiamata a Hollywood non solo Edwards ma anche Richard Brooks e Sergio Leone per 'C'era una volta in America'. Ha lavorato in Francia, suo paese d'adozione insieme alla Tunisia, con i registi Henry Verneuil e Philippe de Broca, solo per citarne alcuni. In Germania, è stata protagonista per Werner Herzog di 'Fitzcarraldo'.
Cardinale veniva spesso accostata sulle riviste patinate a un'altra diva degli anni Sessanta, Brigitte Bardot. La bruna CC e la bionda BB hanno lavorato insieme in 'Le pistolere' del 1971. Interminabile la lista dei premi ricevuti, dal Leone d'Oro alla carriera a Venezia nel 1993 all'Orso d'Oro a Berlino nel 2002, a cinque David di Donatello e altrettanti Nastri d'Argento.
Al di fuori del cinema, Cardinale è stata un’appassionata sostenitrice delle libertà e dei diritti delle donne. Nel 2000 è stata nominata ambasciatrice di Buona Volontà dell’Unesco, dedicando i suoi sforzi alla difesa dei diritti femminili, in particolare nel mondo arabo. "Sebbene abbia sempre mantenuto la riservatezza sulla sua vita privata – ha scritto La Presse –, è stata un modello di coraggio, rompendo il silenzio sulla violenza contro le donne in un’epoca in cui il tema non era comune. La sua scomparsa segna la fine di un’era di cinema luminoso e profondo, ma le sue opere continueranno a illuminare gli schermi e a ispirare le generazioni future".
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Claudia Cardinale, che ha definito un' “artista straordinaria, protagonista indimenticabile di film italiani e internazionali, sempre molto amata dal pubblico e stimata in alta misura da grandi registi". "La sua espressività, la sua eleganza, la sua capacità di interpretazione - ha aggiunto - hanno lasciato il segno nella storia del cinema italiano e mondiale”.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha reso omaggio ad "una star italiana e mondiale" che "noi francesi porteremo sempre nei nostri cuori nell'eternità del cinema". In un post su X, l'inquilino dell'Eliseo ha sottolineato che "Claudia Cardinale ha incarnato una libertà, uno sguardo, un talento che ha aggiunto tanto alle opere dei più grandi, da Roma a Hollywood, a Parigi, che ha scelto come sua patria".