Italia-Tunisia: la cultura al centro di un nuovo percorso inaugurato dall'Ambasciatore Prunas
AGI - La diplomazia culturale tra Italia e Tunisia raggiunge un nuovo traguardo con l'inaugurazione di un corso dedicato alla tutela del patrimonio e al turismo sostenibile. La cerimonia è stata presieduta dall'Ambasciatore d'Italia a Tunisi, Alessandro Prunas. L'iniziativa, guidata dall'Università La Sapienza di Roma e dall'Università di La Manouba nell'ambito del programma Share Africa, mira a promuovere il patrimonio storico e artistico tunisino, sviluppando al contempo nuove competenze per promuovere uno sviluppo economico rispettoso delle risorse locali.
Il programma Share Africa è promosso dalla Fondazione Istruzione Superiore Italiana con l'Africa (IHEA) e finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il suo obiettivo è rafforzare la cooperazione accademica e scientifica tra le università italiane e i partner africani, creando veri e propri poli scientifici italo-africani. Non si tratta di un semplice scambio accademico, ma di una collaborazione congiunta, pienamente in linea con lo spirito del Piano Mattei per l'Africa lanciato dal governo italiano.
La Tunisia vanta uno dei patrimoni culturali e archeologici più ricchi del Mediterraneo: dalle rovine romane di Cartagine e Dougga alle città puniche e islamiche, fino ai siti Patrimonio Mondiale dell'UNESCO come Kairouan, la Medina di Tunisi, Djerba e l'anfiteatro di El Jem. La sfida è conciliare conservazione e sviluppo, promuovendo un turismo capace di generare crescita e occupazione senza compromettere questi tesori. Il nuovo corso riunisce studenti tunisini e italiani attraverso lezioni frontali, workshop e attività pratiche, interagendo con esperti internazionali. Si propone come un vero e proprio laboratorio di idee per sperimentare modelli di turismo responsabile e strategie di gestione sostenibile del patrimonio. Negli ultimi anni, gli scambi accademici tra Roma e Tunisi si sono intensificati grazie a programmi di mobilità come Erasmus+, progetti di ricerca congiunti e molteplici iniziative di cooperazione. Queste partnership si estendono ben oltre le scienze umane, coprendo anche le scienze applicate, l'innovazione tecnologica e lo sviluppo territoriale.
Il programma Share Africa risponde all'esigenza di creare una piattaforma per il trasferimento di conoscenze e competenze. Rafforza il dialogo tra università, istituzioni culturali e attori del settore turistico. Per l'Italia, la promozione della cultura in Tunisia rappresenta non solo un investimento diplomatico nelle relazioni bilaterali, ma anche un pilastro della sua politica di vicinato nel Mediterraneo. Per la Tunisia, l'iniziativa offre l'opportunità di consolidare il suo ruolo di ponte tra Africa ed Europa, promuovendo risorse che sono al tempo stesso indicatori di identità nazionale e leve economiche.
L'Università di Manouba, partner del progetto, si trova a circa dieci chilometri da Tunisi. Fondata ufficialmente nel 2000, riunisce diverse facoltà e istituti in un campus di 30 ettari, tra cui la Facoltà di Lettere, Arti e Scienze Umane (FLAHM). Il sito ospita anche l'unica scuola di giornalismo del Paese e la scuola di dottorato che forma futuri docenti-ricercatori. L'università ha almeno otto accordi internazionali, che coprono campi che spaziano dagli studi italiani alla storia, al patrimonio culturale, alla moda e al design. Dopo un periodo di calo delle iscrizioni a seguito della rivoluzione del 2011, l'istituzione sta ora vivendo una rinascita di interesse, trainata dai giovani tunisini desiderosi di riconnettersi con la cultura mediterranea e di aprirsi a nuove lingue, tra cui l'italiano. Con questo nuovo corso, Roma e Tunisi affermano una convinzione comune: cultura e conoscenza non sono solo eredità del passato, ma strumenti per costruire uno sviluppo sostenibile e una cooperazione a lungo termine.