AGI - Il progetto Medlink, che mira a creare un collegamento energetico tra Tunisia, Algeria e Italia, è stato ufficialmente riconosciuto come uno dei progetti prioritari dell'Unione Europea nel settore delle energie rinnovabili. Questo partenariato transfrontaliero mira a sviluppare circa 10 gigawatt di sistemi solari, eolici e di accumulo di energia in Tunisia e Algeria, con l'obiettivo di soddisfare sia la domanda locale che quella estera. Questo riconoscimento arriva mentre la Commissione Europea aggiorna il suo elenco di progetti transfrontalieri, concedendo a Medlink uno "status speciale", che conferisce al progetto maggiore visibilità e gli consente di richiedere sovvenzioni per studi o lavori di costruzione attraverso il Meccanismo per Collegare l'Europa (CEF).
Scelto tra cinque nuovi progetti presentati tra settembre 2024 e gennaio 2025, Medlink è stato valutato da esperti indipendenti, dall'Agenzia Esecutiva Europea per il Clima, le Infrastrutture e l'Ambiente (Cinea) e dalla Commissione Europea, che ne hanno confermato la fattibilità e la rilevanza economica. Per beneficiare dello "status speciale", un progetto deve coinvolgere almeno due Stati membri dell'UE o uno o più Stati membri in collaborazione con paesi terzi. L'elenco attuale include tredici progetti transfrontalieri supportati dal CEF, tutti volti a facilitare le interconnessioni energetiche sostenibili. Nello specifico, il progetto Medlink prevede di produrre 30 terawattora (TWh) all'anno di elettricità da fonti rinnovabili, attraverso impianti solari fotovoltaici, turbine eoliche terrestri e sistemi di accumulo a batterie (BESS).
Il progetto Medlink, ideato da Zhero, azienda fondata nel 2022, segna un passo significativo verso una transizione energetica più sostenibile e una maggiore integrazione tra Europa e Nord Africa. Il progetto, che ha ricevuto anche il sostegno formale del governo tunisino, prevede l'installazione di almeno cinque gigawatt di energia elettrica rinnovabile tra Tunisia e Algeria. Questa energia, suddivisa quasi equamente tra solare ed eolico, sarà utilizzata in parte per il fabbisogno locale e in parte esportata in Italia e nel resto d'Europa tramite l'interconnettore sottomarino Elmed, attualmente in costruzione da parte di Terna e della Società Tunisina per l'Energia Elettrica e il Gas (STEG).
In termini di connessioni energetiche, l'Italia dispone di uno dei sistemi di connessione energetica più completi e diversificati d'Europa. La Tunisia, da parte sua, ha avviato lo scorso luglio la semplificazione delle procedure per la connessione degli impianti fotovoltaici alla rete nazionale, con l'obiettivo di accelerare la transizione energetica. Il Ministero dell'Industria, delle Miniere e dell'Energia, in collaborazione con STEG, ha introdotto un pacchetto di riforme per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e promuovere le energie rinnovabili. In ogni regione è stato istituito un referente unico che fungerà da punto di contatto per gli installatori. Per gli impianti fino a 20 kilovolt-ampere (kVA), i tempi di approvazione tecnica e amministrativa sono stati ridotti a un massimo di 15 giorni lavorativi. È stata inoltre introdotta l'approvazione implicita in caso di mancata risposta entro tale termine. Per gli impianti superiori a 20 kVA, la verifica STEG sarà completata entro 30 giorni lavorativi se il fascicolo include la certificazione di un ufficio ispettivo autorizzato; in caso contrario, la scadenza è di 60 giorni lavorativi. STEG si è inoltre impegnata a programmare gli appuntamenti per l'installazione dei contatori entro 30 giorni lavorativi dalla richiesta di messa in servizio. Queste misure rientrano nella strategia energetica nazionale della Tunisia, che mira ad aumentare la produzione di energia rinnovabile al 35% entro il 2035 (dal 2% attuale) e a ridurre le emissioni di carbonio del 45% entro il 2030.
Con un investimento complessivo di circa sette miliardi di euro, Medlink prevede di realizzare un interconnettore da 2 gigawatt. Questa infrastruttura collegherà la produzione di energia verde del Nord Africa all'Europa. Per la Tunisia, ciò rappresenta un'opportunità di sviluppo economico e tecnologico, potenziando il suo potenziale di energia pulita e rafforzando la sua posizione di partner chiave nella transizione energetica europea. Medlink ha già completato l'ingegneria di base e le attività preliminari per l'avvio dell'iter autorizzativo. L'inclusione nel Piano Mattei e nel programma Global Gateway 2025 sottolinea l'importanza strategica dell'iniziativa, che mira a promuovere connessioni intelligenti, pulite e sicure tra i continenti. Il progetto ha suscitato l'interesse di importanti istituzioni finanziarie internazionali come la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) e la Banca Mondiale.