La nave d'assalto anfibia San Giusto della Marina Militare italiana ha fatto scalo a Tunisi
AGI - La nave anfibia San Giusto, unità della Marina Militare Italiana, ha fatto scalo nel porto di Tunisi dal 25 al 28 agosto, nell'ambito della campagna d'istruzione per l'estate 2025. Al comando il Capitano di Vascello Salvatore D'Avena, la nave, oltre al suo ruolo di sicurezza nel Mediterraneo, svolge anche il ruolo di scuola galleggiante per gli allievi del secondo anno dell'Accademia Navale di Livorno. La sosta a Tunisi non è solo una tappa di un percorso formativo, ma un'opportunità strategica che coniuga la formazione pratica con la diplomazia. Costruita da Fincantieri e in servizio dal 1994, la San Giusto è un mezzo da sbarco multiruolo (LPD) che si adatta perfettamente al ruolo di nave scuola, offrendo agli allievi l'opportunità di mettere in pratica le conoscenze acquisite in aula. La campagna d'istruzione 2025 segna il ritorno di un'importante tradizione e mira a formare gli ufficiali non solo sul piano tecnico e tattico, ma anche culturale e umano.
Durante la sosta in Tunisia, l'Ambasciata d'Italia, in collaborazione con l'Addetto alla Difesa, Capitano di Vascello Matteo Cusimano, ha organizzato una serie di eventi. La nave ha accolto a bordo autorità locali, rappresentanti della comunità italiana in Tunisia e diplomatici di missioni amiche accreditate presso il Paese, riaffermando il ruolo della Marina Militare Italiana non solo come strumento di difesa, ma anche come ambasciatrice dell'Italia nel mondo. Il 27 agosto, l'Ambasciatore Alessandro Prunas ha partecipato alla cerimonia del tramonto dell'ammaina bandiera a bordo dell'unità anfibia. Accompagnato da Matteo Cusimano, il diplomatico è stato ricevuto dal Comandante di Vascello Salvatore D'Avena. Prunas ha incontrato ufficiali e giovani allievi della Marina Militare, che hanno avuto l'onore di accompagnare gli ospiti in uno spettacolare tour dell'imponente nave italiana. "La presenza in Tunisia della nave San Giusto, a bordo della quale vengono addestrati anche gli allievi tunisini, dimostra ancora una volta la profondità delle relazioni Italia-Tunisia, di cui la cooperazione nel settore della sicurezza rappresenta un pilastro essenziale", ha dichiarato l'Ambasciatore.
La configurazione del personale e dei mezzi trasportabili dal San Giusto varia a seconda del tipo di missione. La nave anfibia è in grado di ospitare una compagnia d'assalto della Brigata Marina San Marco, ovvero 330 uomini con i relativi equipaggiamenti militari e logistici; fino a 34 veicoli blindati leggeri per il trasporto della fanteria (VCC-1 e/o LVTP-7); tre mezzi da sbarco (MEN) in grado di caricare in bacino e spiaggiare due veicoli blindati ciascuno; tre battelli d'assalto veloci con propulsione a idrogetto (MDN); 170 tonnellate di equipaggiamenti speciali da combattimento e infine tre elicotteri EH 101 sul ponte di volo, equipaggiati sia per il supporto di fuoco in un'operazione anfibia che per azioni di trasporto elicotteristico. Queste ampie capacità di trasporto rendono l'unità anche molto versatile per operazioni di assistenza umanitaria, protezione civile e intervento in caso di calamità naturali, in cui è stata impiegata in diverse occasioni dalla Marina Militare.
La presenza della San Giusto a Tunisi rafforza la cooperazione bilaterale e il dialogo tra le due Marine, contribuendo alla stabilità e alla sicurezza regionale. Questa esperienza cruciale forma i futuri ufficiali e rafforza i legami tra le due nazioni. Durante tutto l'anno, Italia e Tunisia sono impegnate fianco a fianco in diverse attività operative e addestrative. Queste includono esercitazioni congiunte, sessioni di addestramento interforze e scambi formativi presso accademie e centri specializzati. Particolare attenzione è rivolta all'addestramento dei sommergibili, con programmi specifici per la qualificazione di istruttori e operatori. La cooperazione si estende anche alla pianificazione e alla gestione di attività navali congiunte, come la ricerca e soccorso e il controllo marittimo. Le due Marine condividono inoltre informazioni operative, anche attraverso la partecipazione attiva all'iniziativa di cooperazione 5+5 Difesa. Tutte queste attività non solo rafforzano il legame tra le due nazioni, ma migliorano anche l'interoperabilità e la capacità di rispondere insieme alle sfide comuni.