AGI - Niamey ha recentemente ricevuto la visita del Tenente Generale Giovanni Maria Iannucci, Comandante della Forza Operativa Congiunta (COVI), unico contingente occidentale presente nella capitale nigerina dal colpo di Stato militare del 26 luglio 2023. La visita è stata commentata dal COVI come "un'importante opportunità di dialogo con la leadership militare" del Paese africano. Iannucci ha visitato la Base Aerea 101 di Niamey, dove è stato accolto dal Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), Generale di Brigata Giovanni Quartuccio. Ha ricevuto un approfondito aggiornamento sullo stato delle attività svolte dal contingente italiano, nonché sulla situazione della sicurezza regionale. Rivolgendosi ai militari della MISIN e del Gruppo Operazioni Speciali Italiano, il comandante del Covi ha portato i saluti e i ringraziamenti del Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, e del Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, Generale Luciano Portolano, ringraziando il personale "per l'impegno e la professionalità con cui il contingente italiano opera" nel contesto nigerino.
Il Generale Iannucci ha inoltre visitato il Niger Aviation Medicine Expertise Center, una struttura sanitaria unica nella regione, attualmente in costruzione da parte del Gruppo Aviazione del 6° Reggimento Genio dell'Esercito, che fornirà assistenza medica e servizi al personale militare e dell'aviazione civile nigeriano. Iannucci ha assistito personalmente all'addestramento condotto dai paracadutisti italiani della Folgore, con il supporto dei velivoli della 46a Brigata Aerea, attraverso il quale i militari nigerini conseguiranno il brevetto di paracadutista militare. Il Generale Iannucci ha poi incontrato i Capi di Stato Maggiore dell'Esercito e dell'Aeronautica Militare del Niger, Colonnello Maggiore Mamane Sani Kiaou e Colonnello Maggiore Salifou Mainassara, nonché il Comandante della Gendarmeria Nazionale, Colonnello Maggiore Kimba Tahirou. I colloqui, ritenuti particolarmente proficui dall'Italia, hanno confermato "il vivo interesse e il grande apprezzamento" dei vertici militari nigerini per le attività svolte dagli italiani.
Le autorità governative del Niger hanno espresso la loro gratitudine per la presenza e l'operato della MISIN, affermando che essa rafforza la capacità delle forze di sicurezza locali di controllare il territorio e contrastare la minaccia terroristica. Nel corso della visita, il Generale Iannucci si è poi recato presso l'Ambasciata d'Italia a Niamey, dove è stato accolto dal Capo Missione, Roberto Orlando, e dal personale italiano in servizio presso la sede diplomatica, ai quali il Comandante del Covi ha rivolto un saluto e un ringraziamento per il supporto quotidiano fornito al contingente militare italiano.
La Missione Bilaterale di Supporto alla Repubblica del Niger (MISIN) è stata autorizzata dal Parlamento italiano nel 2018 e creata per rafforzare la capacità di contrastare il traffico illecito e le minacce alla sicurezza, nell'ambito di uno sforzo congiunto UE-USA volto a rafforzare la capacità di controllo territoriale delle autorità del Niger e dei Paesi del G5 Sahel, le attività di sorveglianza delle frontiere e lo sviluppo della componente aerea del Niger. La missione – la cui area geografica di intervento è stata estesa anche a Mauritania, Nigeria e Benin – conta attualmente circa 350 effettivi e prevede di impiegare fino a 13 mezzi, tutti terrestri.
Il contingente di personale, schierato in un polo operativo e logistico completato nel giugno 2022 all'interno dell'aeroporto della capitale Niamey, comprende team di ricognizione, comando e controllo, nonché team di addestramento che saranno schierati anche presso il Defense College in Mauritania; un team sanitario, personale ingegneristico per i lavori infrastrutturali, un team di rilevamento delle minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN) e unità di supporto; un'unità di protezione della forza; e unità di raccolta informazioni, sorveglianza e ricognizione a supporto delle operazioni (ISR). Dopo la definitiva cacciata della Francia, l'Italia mira a diventare il leader degli interessi europei in Niger e nella regione del Sahel. Di recente, anche gli Stati Uniti, attraverso la loro ambasciata a Niamey, hanno annunciato l'intenzione di proseguire la cooperazione con il Niger per combattere il terrorismo nel Sahel. Lo scorso marzo, la giunta al potere a Niamey ha respinto l'accordo di difesa con Washington, chiedendo e ottenendo il ritiro delle truppe americane dal Paese.