AGI - Sostenere lo sviluppo in Africa a partire dall’imprenditoria locale, attraverso gli strumenti e le risorse delle organizzazioni di cooperazione internazionale. È questo il modello promosso da “Investo in Senegal”, un evento organizzato dall’Ong Amref nell’ambito di Codeway, la fiera del business e della cooperazione internazionale in corso alla Fiera di Roma. "È un modello replicabile, sperimentato e sviluppato in Senegal, con una prima fase del progetto, fondato sul protagonismo delle comunità locali e delle diaspore, e che parte dalle priorità espresse dagli attori africani, valorizzando le risorse del continente", ha spiegato Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa-Italia.
Per me “Investo in Senegal” è stato una spinta, ha raccontato Yacine Diagne, imprenditrice e artigiana che ha creato Marram Arte (https://marram-arte.com), per dare visibilità all'artigianato africano in Europa. Sostiene artigiani di diversi Paesi africani nel promuovere il proprio lavoro, facendo esporre le loro creazioni in stand pop-up in giro per l’Europa. “Sono cresciuta a Dakar, mia madre mi ha trasmesso una grande passione per l’artigianato, Oggi sto lanciando un progetto che abbina la tradizione del vetro di murano alle fantasie dei tessuti africani. Vengo dalla diaspora, ma sono in Italia da 30 anni. Ho studiato qui, poi ho scelto di tornare nel mio Paese di origine, con il “leg”, l’eredità che mi ha lasciato tutto quello che ho imparato qui. Ho voluto condividere questa ricchezza con la mia patria di origine”, racconta Diagne a InfoAfrica, a margine della fiera Codeway Expo.
“Volevo sfatare l'idea diffusa che l'artigianalità e, in generale, i prodotti provenienti dell'Africa, siano un po' scadenti o realizzati in maniera approssimativa. Già conoscevo artigiani che lavorano molto bene, senza avere nessuna visibilità e con poche prospettive di poter sviluppare il loro lavoro. Perciò mi è venuto in mente di lavorare assieme ad alcune cooperative e a singoli creatori, per portare in giro per il mondo il loro saper fare”, spiega l'imprenditrice di origine senegalese. Nel suo bagaglio personale c'è l'eredità della mamma, che lavorava presso i più importanti centri culturali, del Senegal e non solo. Dopo il diploma, Yacine si è trasferita a Bologna grazie a una borsa di studio, per iscriversi alla facoltà di Lingue e letterature straniere.
Ora, dopo trent'anni, ha deciso di riportare in Senegal una parte del patrimonio di conoscenze e competenze acquisite in Europa. Lo fa iniziando a veicolare l'artigianato del suo Paese di origine in fiere ed eventi, con delle esposizioni temporanee: articoli per la casa, bigiotteria, abbigliamento, accessori e piccoli oggetti d'arte. “Il negozio – osserva - è una forma un po' limitativa. Per questo motivo ho scelto i pop-up, che ho portato in Francia e in Italia, in particolare nella libreria Lovat a Venezia e a Treviso. Man mano che facevamo queste esposizioni, in queste due città ci hanno dato delle vetrine permanenti. Gli altri spazi sono allestiti per una settimana o due, ed è un modo per capire come il prodotto è accolto, magari, a Parigi, piuttosto che a Francoforte o in Veneto. Un prodotto che non va molto bene in un luogo, può avere un buon riscontro altrove”, dice ancora l'artigiana. "Marram Arte esprime l’amore per l’artigianato autentico che racconta di storie di vita al quotidiano. Qui, i creatori condividono la loro straordinaria fantasia attraverso opere capaci di emozionare", recita il sito del brand fondato da Yacine Diagne.
Grazie al progetto, assicura Diagne, molti artigiani possono vivere del loro lavoro rimanendo a casa con la propria famiglia. Ma l'idea è soprattutto favorire una contaminazione tra culture: “Amiamo l'idea di métissage – sottolinea l'imprenditrice – collaboriamo con cooperative e botteghe non solo senegalesi, ma anche in Camerun, Costa d'Avorio e Mali. E poi c'è l'Italia, che nel mio lavoro è sempre presente, ad esempio, nelle mie collezioni di gioielli realizzate con la tecnica tradizionale del vetro di Murano, ma ispirandosi a fantasie e colori del patrimonio africano”. Gli artigiani che collaborano con Diagne sono organizzati in cooperative “nel rispetto dell’economia solidale e sociale”. Il progetto “Investo in Senegal” fa sapere Amref, ha coinvolto oltre 50 imprese, con protagonisti altrettanti membri della diaspora senegalese in Europa, e promosso filiere produttive sostenibili, creando occasioni di lavoro dignitose e durature.