Preceduto da una bufera di polemiche, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è sbarcato in Gran Bretagna formalmente invitato, come prevede il protocollo, dalla regina Elisabetta II, in occasione del 75 anniversario dello sbarco in Normandia.
Vi rimarrà per tre giorni, fino al 5, in una Londra immersa nelle proteste (se ne prevedono almeno due) e preceduto da una serie di uscite incendiarie. Del resto, gli equilibrismi diplomatici non sono nello stile di Trump e già si è capito che la visita metterà a dura prova la "relazione speciale" tra Stati Uniti e Gran Bretagna.
Nell'ordine, ha detto che Londra deve uscire dall'Ue senza accordo e dovrebbe rifiutarsi di pagare i 45 miliardi di euro del conto del divorzio. Ha aggiunto che deve mandare il campione dell'euroscetticismo, Nigel Farage, a negoziare con Bruxelles. Ha dato un endorsement-bomba a Boris Johnson, candidandolo a guidare i Tory e alla successione di Theresa May come primo ministro: "Farebbe un grande lavoro: sarebbe eccellente".
E poi, per non farsi mancare nulla, ha definito "cattiva" Meghan Markle, la duchessa di Sussex che, quando ancora era una semplice attrice, all'epoca della campagna per le presidenziali del 2016, lo aveva definito "misogino" e "divisivo". Lui si è affrettato a smentire il giudizio al limite dell'offensivo atribuendolo ai 'fake media', ma a poco è servito visto che il tabloid Sun ha tirato fuori la registrazione audio della conversazione.
Le osservazioni incendiarie di Trump sono state espresse in due interviste, una al Sun e un'altra al Sunday Times, entrambi proprietà di Rupert Murdoch, il proprietario di Fox News. L'arrivo dunque ha già creato più di un mal di testa alle diplomazie. Del resto, il presidente ha l'abitudine di ignorare la sensibilità politica e diplomatica dei suoi ospiti durante i viaggi all'estero: in Giappone, accolto con fasto regale, la scorsa settimana, ha dichiarato di non essere troppo infastidito dai test missilistici della Corea del Nord (ignorando le preoccupazioni che ogni lancio di Kim crea a Tokyo).
Anche a Londra sarà ricevuto con tutti gli onori e incontrerà vari membri della Famiglia Reale: stringerà la mano anche al principe del Galles, Carlo (nonostante le opposte posizioni sulla visione, tanto per dirne una, del cambiamento climatico); ma non vedrà la duchessa Meghan, esonerata dall'imbarazzo perché appena poche settimane fa ha dato alla luce il suo primo figlio, Archie.
Come che sia, la Gran Bretagna prepara in tutta pompa l'arrivo dei Trump (arriva accompagnato non solo da Melania, ma da tutti i figli), che saranno ospiti d'onore nel banchetto di Stato ospitato dalla regina a Buckingham Palace e che certamente blandirà il suo gusto per l'adulazione.
Si spera solo che, la visita non sia rovinata dalle oceaniche manifestazioni di protesta in preparazione: una davanti a Buckingham Palace lunedì e un'altra martedì nella centralissima Trafalgar Square durante l'incontro con la premier, Theresa May, nella residenza di Downing Street. E magari a Trump toccherà pure di vedere il palloncino gonfiato con le sue sembianze da bamboccio, indosso un pannolino e in mano un telefono cellulare, volteggiare nei cieli di Londra.