È di 37 arresti e 22 feriti, di cui undici tra le forze dell'ordine, il bilancio degli scontri tra manifestanti e polizia della serata di ieri a Hong Kong, in un centro commerciale nel quartiere di Sha Tin, vicino al confine con la Cina, dopo le proteste contro gli emendamenti alla legge sull'estradizione che si sono tenute nel pomeriggio, a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone (115 mila secondo gli organizzatori, mentre la polizia fissa in 28 mila, al picco, la partecipazione). Dei 22 feriti ricoverati negli ospedali di Hong Kong, sei sono in condizioni definite critiche o gravi, mentre gli altri 14 sono in condizioni lievi. Due agenti hanno perso alcune dita negli scontri con i manifestanti.
I disordini scoppiati dopo le 22 di ieri, ora locale, al centro commerciale New Town Plaza, nei Nuovi Territori, vicino al confine con la Cina, sono stati condannati dal capo della polizia, Stephen Lo, che ha definito "orrendo" il comportamento dei manifestanti: le forze dell'ordine sono andate incontro, però, alle critiche da parte di parlamentari e rappresentanti distrettuali secondo cui l'ingresso nel centro commerciale è avvenuto mentre parte della folla si preparava ad andarsene attraverso la stazione della metropolitana all'interno del complesso.
L'intervento, scrive il South China Morning Post, non sarebbe stato richiesto dal gruppo proprietario della struttura, Sun Hung Kai Properties, che ha fatto sapere di non avere ricevuto avvisi da parte della polizia prima dell'ingresso. I manifestanti protestano contro la proposta di emendamenti alla legge sull'estradizione, sospesi a tempo indefinito dall'amministrazione guidata da Carrie Lam, che la renderebbe possibile anche in Cina: nell'ultimo mese milioni di persone a Hong Kong sono scese per le strade contro gli emendamenti, chiedendo il ritiro completo della legge e le dimissioni della stessa Lam.