AGI - Panico e fughe improvvise a Bondi Beach, una delle spiagge più famose d’Australia, dove domenica sera si è verificata una sparatoria durante la prima serata della festività ebraica di Hannukkah. Il bilancio è pesantissimo: almeno 12 persone sono state uccise, tra cui uno dei due attentatori. Tra le vittime, secondo quanto riferito da un portavoce della comunità ebraica locale al Times of Israel, c'è anche il rabbino di Sydney Eli Schlanger.
Secondo la polizia del Nuovo Galles del Sud, altre 29 persone sono rimaste ferite, tra cui due agenti di polizia. Il secondo presunto attentatore è stato ferito gravemente e si trova in condizioni critiche. Le autorità hanno confermato che l’intervento delle forze dell’ordine è ancora in corso.
Un ordigno esplosivo improvvisato è stato trovato in un'auto collegata a uno dei sospettati. "Abbiamo trovato un ordigno esplosivo improvvisato in un'auto collegata all'attentatore deceduto", ha detto il capo della polizia regionale del Nuovo Galles del Sud, Mal Lanyon ai giornalisti. Sul posto è stata inviata un'unità di soccorso e smaltimento bombe, ha aggiunto.
La dinamica
Gli spari sono esplosi intorno alle 18:45 ora locale lungo il popolare lungomare. Un video girato alle 18:42 e verificato da ABC News mostra centinaia di persone fuggire in preda al panico dal lato nord della spiaggia mentre si udivano i colpi d’arma da fuoco. "Le scene di Bondi sono scioccanti e angoscianti", ha dichiarato il primo ministro australiano Anthony Albanese in una nota. "La polizia e i soccorritori stanno lavorando sul posto per salvare vite umane. I miei pensieri vanno a tutte le persone colpite".
In un primo messaggio diffuso sui social, la polizia ha invitato la popolazione a evitare l’area e cercare immediatamente riparo. Circa quaranta minuti dopo, le autorità hanno confermato che due persone erano sotto custodia, precisando però che l’operazione non era conclusa. «Obbedite a tutte le indicazioni della polizia e non oltrepassate i cordoni di sicurezza», è stato l’appello. Le immagini provenienti dal luogo dell’attacco mostrano una massiccia presenza delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza, con diverse persone trasportate via in barella. Albanese ha inoltre riferito di essere in costante contatto con le autorità del Nuovo Galles del Sud, assicurando aggiornamenti non appena saranno disponibili nuove informazioni. "Invito chi si trova nelle vicinanze a seguire esclusivamente le comunicazioni ufficiali della polizia", ha concluso.
Premier New Galles: attacco di matrice antisemita
L'attacco a Bondi Beach ha "deliberatamente preso di mira la comunità ebraica di Sydney", il primo giorno di Hanukkah. Lo ha dichiarato il primo ministro dello Stato del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, durante la conferenza stampa. Quella che avrebbe dovuto essere una "notte di pace e gioia" è stata "distrutta da questo orribile e malvagio attacco", ha detto Minns. "Il nostro cuore sanguina per la comunità ebraica australiana stasera", ha aggiunto.
Il commissario di polizia del Nuovo Galles del Sud, Mal Lanyon, ha sottolineato che la polizia sta intervenendo per garantire la sicurezza dell'intera comunità', sottolineando che la comunità ebraica "ha il diritto di sentirsi al sicuro".
Il testimone: "sembravano fuochi d'artificio"
"Pensavamo fossero fuochi d'artificio, ma non lo erano, era qualcosa di molto peggio. È terrificante": una delle prime testimonianze giunte dall'iconica Bondi Beach, arriva dall'ex giornalista ed residente di Randwick, Elizabeth Mealey, all'emittente nazionale ABC. Mealey stava cenando al ristorante Icebergs quando ha sentito degli spari. "La gente ha iniziato a correre lungo la spiaggia, era panico e il panico si è diffuso anche all'Icebergs. La gente è rimasta lì ferma senza capire cosa stesse succedendo, quindi è stato spaventoso", ha raccontato l'ex giornalista. Al media australiano ha riferito di non aver visto l'uomo che ha sparato, ma sembrava che provenisse da qualche parte, vicino al Bondi Pavilion.
"Ci è sembrato che ci volesse molto tempo per sentire una sirena, ora sta arrivando un elicottero e un'ambulanza, e' il caos e non sappiamo davvero cosa stia succedendo", ha ancora riferito la testimone, che ha visto persone correre da North Bondi verso South End, in cerca di una via di fuga. "Abbiamo sentito quello che sembrava un altro tipo di spari, alla fine speravamo e presumevamo che fosse la polizia che rispondeva al fuoco. E poi il rumore è diventato un po' più debole, ma ha continuato a crescere. A questo punto, supponiamo che sia finito, ma nessuno lo sa con certezza", ha concluso Elizabeth Mealey.
Identificato l'attentatore fermato dalla polizia
E' stato identificato il giovane fermato dalla polizia per avere compiuto la strage insieme con almeno un complice rimasto ucciso, sulla spiaggia di Bondi. A quanto scrive il Sydney Morning Herald, si chiama Naveed Akram e ha 24 anni. Sempre secondo il quotidiano, nell'ambito delle indagini un uomo e una donna sono stati arrestati nella loro abitazione. La polizia ha confermato che sono collegati all'attentato.