In Italia sono 4.636 i contagi totali. Oltre 100 mila i casi nel mondo

In Italia sono 4.636 i contagi totali. Oltre 100 mila i casi nel mondo

L'ultimo bilancio della Protezione Civile parla di 197 morti risultati infetti, 49 nelle ultime 24 ore. Sono più di 5.500 i casi in Europa e secondo le autorità sanitarie bisogna aspettarsi una "diffusione sostenuta". L'Oms: non ci sono elementi per dire che passerà con il caldo

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© ANDREA PIRRI / NURPHOTO - Un turista con mascherina protettiva a Roma

È salito a 4.634 il numero totale di casi di coronavirus registrati in Italia, con 778 nuovi contagi. È il nuovo bilancio comunicato dalla Protezione Civile. Al momento sono 3.916 i malati, 532 i guariti e 197 le persone decedute risultate positive al coronavirus, ovvero "il 4,25% del totale"; ha spiegato il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. I nuovi decessi sono 49, contro i 41 di ieri. Cresce a 462 il numero dei ricoverati in terapia intensiva per nuovo coronavirus, ieri erano 351. Si tratta del 19,3% del totale dei ricoverati con sintomi, che ammonta oggi a 2.394 mentre ieri erano 1.790.

I casi di coronavirus accertati nel mondo sono ora 100.001. Le vittime sono oltre 3.400. A oggi nei Paesi dell'Unione Europea, dell'Area Economica Europea e nel Regno Unito sono stati registrati più di 5.500 casi di Covid-19. Ventisei Stati membri hanno riportato casi.

Il bilancio è stato fornito dalla direttrice del centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc), Andrea Ammon, nel suo intervento al Consiglio straordinario Ue sul coronavirus.

"C'è stato un aumento rapido nel numero di casi che sono rendicontanti e ci aspettiamo che questa tendenza continui nei prossimi giorni e nelle prossime settimane", ha spiegato, "Tra gli Stati membri la maggior parte dei casi vengono dal Nord Italia, ma molti paesi iniziano a individuare focolai locali o epidemie di Covid-19".

L'Ecdc ha alzato la valutazione del rischio a "da moderato a alto" e ritiene che ci sarà una "diffusione sostenuta" del Coronavirus nell'Ue. Per la direttrice dell'Ecdc, è "essenziale che i paesi continuino a contenere la diffusione dai focolai. Questa è la migliore opportunità che abbiamo per rallentare l'epidemia". 

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