Dei tre candidati alle presidenziali francesi che hanno tenuto un comizio a Lione lo scorso fine settimana, il comunista Luc Melenchon è quello che avrebbe raccolto il pubblico maggiore: 18 mila persone contro le 12 mila e le 6.500 dichiarate rispettivamente dal lanciatissimo outsider Emmanuel Macron e dalla paladina dell'ultradestra Marine Le Pen. Domenica erano però solo in 12 mila, secondo il portavoce Alexis Corbiere, a essere presenti fisicamente nella terza città francese per ascoltare il candidato della sinistra radicale. Gli altri 6 mila si trovavano invece nella 'banlieue rossa' di Aubervilliers, a Parigi, per seguire in diretta il comizio di Lione grazie a un ologramma che, per un giorno, ha conferito a Melenchon il dono dell'ubiquità.
"Dove sono? Sono a Lione... E ora a Parigi". Melenchon schiocca le dita ed ecco la sua immagine apparire di fronte ai sostenitori parigini, a oltre 300 chilometri di distanza. A curare il doppio comizio, trasmesso a Parigi via satellite con un ritardo di due secondi, è stata la società Adrénaline, che ha sviluppato l'ologramma a un costo stimato tra i 30 mila e i 40 mila euro. L'evento di Lione è stato filmato e proiettato a Parigi tramite uno speciale schermo trasparente che, grazie a un angolo di 45 gradi, ha creato l'illusione. Non è la prima volta che un politico utilizza un ologramma: durante la sua campagna elettorale, l'attuale primo ministro indiano, Narendra Modi, aveva adottato la stessa tecnologia per raggiungere gli elettori nei villaggi più remoti del subcontinente.
La candidatura di Melenchon è tutt'altro che marginale. I sondaggi lo danno tra il 10 e l'11%, percentuali grossomodo analoghe a quelle che raccoglierebbe, al momento, il socialista Benoit Hamon. Se si votasse domani, Melenchon potrebbe perciò arrivare addirittura quarto al primo turno dopo Le Pen, Macron e il candidato dei Republicaines, Francois Fillon, in crisi di consensi a causa dei 500 mila euro che avrebbe versato alla moglie Penelope assumendola come assistente.
Per approfondire: come funziona l'ologramma di Melenchon