La strategia di Marine Le Pen spiegata in 6 punti
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La strategia di Marine Le Pen spiegata in 6 punti

La strategia di Marine Le Pen spiegata in 6 punti

di Sonia Montrella
Marine Le Pen (afp)
Marine Le Pen (afp)
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  1. L’Uscita dall’Ue: “Se sarò eletta convocherò entro sei mesi un referendum per la Frexit”, ha promesso la leader del Front National sostenendo che “la Ue è un fallimento, non ha mantenuto alcuno dei suoi impegni. Peggio, ci ha messo sotto tutela, ci tiene con il guinzaglio corto”. “Mi auguro – ha continuato - che il progetto europeista diventerà un brutto ricordo”. Parallelamente, se sarà eletta Le Pen lavorerà all'abbandono dell’euro, o meglio – come si legge nel documento – a “una reintroduzione della moneta nazionale”. “Rimanendo nell’euro si paralizza la nostra economia, si mantiene la disoccupazione di massa e si dà all’Ue la leva per imporre le sue visioni, le sue linee guida inette, i suoi milioni di migranti”
  2. Il rovesciamento del sistema economico e finanziario: Il sistema globale capitalista che crea nuovi schiavi per fabbricare prodotti da vendere a disoccupati non funziona più, "è al capolinea"
  3. Patriottismo economico: non basta il ritorno al franco per reindustrializzare la Francia. Il programma prevede anche l’introduzione di un’imposta del 3% sulle importazioni che dovrebbe rendere 15 miliardi l’anno. “Questi soldi li utilizzeremo per aumentare salari e pensioni inferiori ai 1.500 euro netti mensili. In media, queste persone ne otterranno 1.000 in più all’anno", ha spiegato la leader dell'estrema destra.

  4. Terrorismo e sicurezza: nelle 144 proposte non c’è più spazio al blocco dei migranti, invocato nel 2012. Oggi Le Pen propone di “assimilare” 10mila persone all’anno (contro le 40mila di oggi). Tuttavia “quelli che sono venuti in Francia devono aspettarsi la Francia, non pretendere di trasformarla nel loro Paese d’origine. Perché se volevano vivere come a casa loro, dovevano restarci”. "Siamo in guerra contro il fondamentalismo islamico", sostiene la leader del Front National, secondo cui il jihadismo rappresenta una globalizzazione conquistatrice. Attraverso il terrorismo, questa forza "fa strage di massa" e "vuole cancellare un sistema di valori". Non è possibile che in alcuni quartieri delle principali città straniere "alle donne sia vietato portare la minigonna o andare nei bistrot". Sul fronte della sicurezza, la leader del Front National ha evocato “i dispositivi legali dello stato di guerra”. Poi ha aggiunto, “gli stranieri schedati S (cioè i sospetti radicalizzati) verranno ricondotti alla frontiera, mentre ai cittadini con la doppia nazionalità verrà tolta quella francese”.
  5. L’addio alla Nato: la leader dell’estrema destra francese ha annunciato l’abbandono “del comando militare integrato della Nato”, affinché ”la Francia non sia trascinata in guerre che non sono le sue”.

  6. Priorità nazionale: Marine Le Pen propone ai francesi una riforma costituzionale che introduca il concetto di "priorità nazionale” nel testo. In questo modo i cittadini francesi avranno una corsia preferenziale per quanto riguarda l’assegnazione delle case popolari, mentre verrà applicata una tassa sui contratti di lavoro dei cittadini stranieri.
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