Il tour promozionale di un libro di alto profilo, innumerevoli apparizioni tv, critiche decise alle politiche del presidente in carica, Donald Trump. Ci sono 3 chiari indizi che portano gli analisti americani a ipotizzare un ritorno sulla scena politica di Hillary Clinton, protagonista nel 2016 della più clamorosa sconfitta nella storia delle presidenziali americane. Tutto fa pensare a una campagna elettorale, anche se ufficialmente non lo è. Ad alimentare le speculazioni c’è poi un altro fatto: a un anno dalle elezioni, i democratici non hanno ancora individuato il loro candidato di punta.
I pezzi del puzzle
Il libro: Il 1 ottobre, l’ex Segretario di Stato ha pubblicato il suo ottavo libro: “The Book of Gutsy Women” (Il libro delle donne coraggiose”), un volume che racconta cento storie di donne resilienti scritto a 4 mani con la figlia Chelsea. “Un libro è un veicolo tradizionale per un candidato”, osserva il Guardian.
Le ospitate: Per promuovere la sua ultima fatica, Clinton ha intensificato la partecipazione a programmi tv e ospitate varie.
Le bacchettate a Trump: Lo scorso 25 settembre, dopo le prime rivelazioni della telefonata tra Trump e il presidente dell’Ucraina, Clinton ha commentato su Twitter: “Il presidente ha tradito il Paese. E’ un chiaro pericolo per ciò che ci rende liberi e forti. Io sostengo l’impeachment”
Il 3 ottobre, dopo l’invito di Trump alla Cina a indagare sull’ex presidente Joe Biden (in carica anche negli anni in cui Hillary ricopriva la carica di Segretario di Stato) Clinton ha scritto “Qualcuno dovrebbe informare il presidente che contano anche le offese pronunciate sulle tv nazionali”.
L’8 ottobre Trump ha suggerito all’ex sfidante di entrare a far parte della corsa per la Casa Bianca, “Non mi tentare. E fai il tuo lavoro”, ha ribattuto.
Si cerca il candidato democratico più carismatico
Secondo alcuni sondaggi effettuati tra le file dei democratici, pochi punti separano Joe Biden, Elizabeth Warren, Bernie Sanders e Pete Buttigieg. La percezione è che gli elettori desiderino un nome più carismatico. Secondo alcune fonti, in un recente incontro di donatori, si è discusso dell’ipotesi di candidare l’ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, l’ex first lady, Michelle Obama e Hillary Clinton. Secondo il New York Times, sia Blooomberg che la Clinton avrebbero confessato in privato che se fossero sicuri di avere chance di vincere si candiderebbero, ma entrambi sono scettici a riguardo.
Secondo alcuni analisti se la candidatura di Biden crollerà, la corrente centrista potrebbe aprire a Hillary Clinton. Ma questo scenario, osserva ancora il Guardian, “rimane molto, molto improbabile”. “Porta con sé lo stesso bagaglio di Biden” e in più “ha già avuto la sua occasione nel 2016”.
Clinton si scaglia contro Zuckerberg
Intanto l’ex candidata democratica ha dato una stoccata a Mark Zuckerberg sul ruolo di Facebook nella democrazia e il suo coinvolgimento nell’esito delle elezioni 2016. E non ha usato affatto parole gentili. Mark Zuckerberg "dovrebbe pagare un prezzo" per quello che sta facendo alla democrazia, ha detto Hillary Clinton, parlando a New York alla proiezione di "The Great Hack", un documentario di Netflix sullo scandalo di Cambridge Analytica, la società travolta dallo scandalo per aver utilizzato profili di Facebook raccolti illegalmente per colpire gli elettori nelle elezioni statunitensi. Clinton ha espresso dubbi sul fatto che ci possano essere elezioni libere ed eque con la della decisione di Facebook di non controllare la pubblicità politica.
Riferendosi poi alla corsa per la Casa Bianca del 2016, ha osservato come fosse inevitabile che le fake news su Facebook avrebbero avuto un impatto sulle elezioni "perché la propaganda funziona". Ha aggiunto: "E riceviamo continuamente segnali di avvertimento su ciò che sta accadendo in questo momento e su come è probabile che influenzi le nostre prossime elezioni".
"Quando Facebook è la principale fonte di notizie per oltre la metà del popolo americano e l'unica fonte di notizie a cui la maggior parte di loro presta attenzione, e se annuncia che non ha alcuna responsabilità per la trasmissione di annunci falsi ... come stanno dovresti ottenere informazioni precise su qualsiasi cosa, per non parlare dei candidati in corsa per l'ufficio?”.