Trump ha detto che Biden era bravo solo a "leccare il culo" a Obama

Affondo senza freni del presidente contro il rivale più accreditato per le elezioni del 2020

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Eva Marie Uzcategui T. / ANADOLU AGENCY
Donald Trump

Pressato dai democratici che hanno avviato la procedura di impeachment, il presidente americano, Donald Trump, si è lasciato andare senza freni durante un comizio elettorale nel Minnesota contro il suo più diretto rivale alle presidenziali: ha attaccato ferocemente il democratico Joe Biden, che sapeva "solo come leccare il culo a Barack Obama".

Per Trump, Biden "non è mai stato considerato intelligente, non è mai stato considerato un buon senatore". Il presidente è poi passato al contrattacco sull'Ucrainagate, prendendo di mira il figlio di Biden, Hunter, sul quale ha chiesto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di indagare per intralciare la corsa alla Casa Bianca dell'ex vice presidente. Accusando i Biden di corruzione e affari illegali nel Paese slavo, il presidente americano ha scatenato la folla, che ha rilanciato lo slogan "in galera", lo stesso utilizzato contro Hillary Clinton, la dem rivale di Trump alle presidenziali del 2016.

Le pressioni di Trump su Kiev affinché aprisse un dossier sui Biden sono al centro del processo di impeachment del presidente avviato dalla Camera dei Rappresentanti Usa. E proprio oggi l'inchiesta sull'impeachment ha registrato un nuovo, imbarazzante capitolo per Trump: Marie Yovanovitch, fino allo scorso maggio ambasciatrice Usa a Kiev, ha rivelato che Trump fece pressione per rimuoverla dall'incarico, in base a "denuncie false" e con "una campagna coordinata" ai suoi danni.

In una deposizione a porte chiuse al Congresso americano, l'ex ambasciatrice ha raccontato di essere stata rimossa in aprile all'improvviso. "Il presidente" le comunicarono "non ha più fiducia in te". E ha insinuato che il suo licenziamento possa avere a che fare con gli interessi finanziari in Ucraina dell'avvocato personale di Trump, Rudolph Giuliani, che è sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori democratici dopo l'arresto giovedì scorso di due dei suoi contatti. "Non conosco i motivi per cui Giuliani mi attacca", ha scritto Yovanovitch nella dichiarazione letta in apertura dell'audizione, filtrata sul Washington Post. "Ma le persone che sono state nominate sulla stampa come contatti di Giuliani potrebbero aver creduto che le loro personali ambizioni finanziarie fossero in pericolo con la nostra politica anticorruzione in Ucraina".

Ambasciatrice in Ucraina dall'agosto 2016 allo scorso maggio, Yovanovitch ha compiuto un 'j'accuse' pesantissimo, un atto di accusa anche contro la politica estera dell'amministrazione Trump, fatta - a suo dire- di interessi personali che hanno sopraffatto le valutazioni dei diplomatici e che possono avere un effetto demoralizzante tra gli uomini del Dipartimento di Stato. 



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