L'intervento di Enrico Mentana al Campus Party di Rho, dove ha illustrato ancora il suo progetto editoriale di una testata scritta da giovani per i giovani, ha fatto notizia soprattutto per l'alterco con un cronista di Dire, Nicola Mente, che si è visto dare del "coglione" dopo quella che appariva come una domanda insistente su un'eventuale ruolo del proprietario di La7, Urbano Cairo, nell'iniziativa. A menzionare l'episodio, sul sito dell'agenzia, è stato lo stesso direttore di Dire, Nico Perrone.
La versione di Dire
"Che si sia trattato di una sorta di trance collettiva, che non si poteva interrompere, lo si è capito quando il semplice (e giovane) cronista dell’agenzia Dire ha riportato tutti alla banalità del quotidiano chiedendo: il giornale lo finanzierà il suo editore Urbano Cairo? Apriti cielo. Una domanda terra terra che ha fatto uscire dai gangheri il mega-super-direttore inventore della nuova frontiera della comunicazione", scrive Perrone, "alla fine Mentana, infastidito, ha dato del coglione al cronista della Dire. Per una risata dei suoi adepti ha messo alla berlina un cronista colpevole di fare il suo mestiere. Un lavoro, che se ben fatto, alla fine punta solo a scoprire la verità. E la verità fa sempre male a qualcuno. In questo caso a Mentana, che non vuol dire chi pagherà la sua nuova impresa. Perché se i suoi giovani giornalisti avranno, come ha detto, tutti un contratto, serviranno milioni di euro. Alla fine, come capita sempre con i potenti di turno, Mentana ha preso a male parole il (vero) giovane cronista solo per non rispondere a una domanda scomoda ma lecita. Una parolaccia per lui, una medaglia per l’agenzia Dire, dove lavorano 62 giovani giornalisti, età media 34 anni, contrattualizzati. Ragazzi e ragazze con un anno in più di quelli che vuole Mentana. Fuori target per lui, forse. Ma che non hanno dimenticato che il vero giornalista fa domande e non si inchina".
La replica di Mentana è arrivata via Facebook
Perrone risponde nei commenti.
Chi ha ragione? Il Fatto Quotidiano pubblica un video che riporta non solo l'incidente ma anche il successivo chiarimento. Il video inizia esattamente quando comincia l'alterco, quindi non viene documentata la risposta di Mentana. Che il direttore del TgLa7 abbia però risposto in maniera ampia riguardo il possibile ruolo di Cairo (tornandoci anche nel video del Fatto) lo possono documentare tutti i presenti, compreso il nostro cronista.
Non si comprende bene cosa abbia suscitato l'alterco. Dallo scambio verbale parrebbe di capire che Mente avesse inizialmente incalzato Mentana manifestando premura, come se dovesse lasciare la sala in fretta, per poi restare sul posto. Non è chiaro. "Ma tu sei un cacciaballe, sicuramente non saresti mai assunto", dice Mentana, per poi dare la parola a un astante. Il direttore del Tg la7 poi torna a girarsi verso Mente. C'è qualche battuta fuori microfono che non si comprende bene. Dopodiché Mentana, sempre rivolto al cronista, dice: "È un coglione", prima lontano dal microfono, poi fuori dal microfono. "Però così non va bene, non va bene insultare un professionista, guardi che non siamo su Facebook", ribatte Mente.
Al termine del video, Mente si avvicina per chiedere scusa a Mentana "per aver reagito male". "Ma ho solo reagito male a una parola", chiarisce. "Ma hai fatto bene, non è quello a me dà fastidio che hai fatto quella cosa lì, sembrava che stavi per morire, che stavi andando via e invece sei ancora qui", risponde Mentana. Quale era stata "quella cosa lì"?. Non lo vediamo. Ma il video termina con la stretta di mano tra i due giornalisti. Incidente chiuso.