AGI - Tra cori, musica e tanto colore, è andata in scena la parata del Milano Pride 2025. Sono 350mila, secondo gli organizzatori, le persone in piazza che hanno sfidato il caldo torrido di queste ore nel segno della "Resistenza arcobaleno", come recita l'evento di questo anno. In testa sfila il trenino delle Famiglie Arcobaleno che festeggiano i 20 anni dalla nascita, e con lo striscione Resistenza Arcobaleno anche la presidente di CIG Arcigay Milano Alice Redaelli. Fra le sigle presenti nel primo spezzone, Pd, Alleanza Verdi e Sinistra con lo striscione sul carro 'No Pride in genocide', il Movimento 5 Stelle che sfila senza carro, Cgil, Sentinelli, Amnesty e Agedo.
Tanti anche quest'anno i carri e i tir sponsorizzati, 32 i principali, fra partiti, sindacati, associazioni e grandi aziende anche internazionali. Un'edizione 'speciale' che ricorre proprio nell'anniversario dei moti di Stonewall e che segna un gemellaggio con il Pride di Budapest, vietato dal governo Orban, dove partecipano leader nazionali italiani come Elly Schlein con Alessandro Zan, Carlo Calenda, delegazioni dei maggiori partiti di opposizione e in rappresentanza di Milano la presidente del consiglio comunale Elena Buscemi. Ma anche altri volti della politica locale come l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi e per il gruppo Pd Lombardia Paolo Romano. Assente invece a Milano la comunità ebraica, in dissenso con l'uso della parola genocidio utilizzata dagli organizzatori nel manifesto politico per descrivere quanto sta accadendo a Gaza. Diverse infatti le bandiere della Palestina.
Sul carro del Pd risalta il cartonato del presidente lombardo Attilio Fontana con la bandiera arcobaleno e cartelloni che recitano 'chi odia la liberta' odia anche l'amore come Orban'. La parata arrivera' come da tradizione all'Arco della Pace per la festa serale. La prima parte dell'evento sara' dedicata ad attivisti e istituzioni: il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l'assessore al Welfare Lamberto Bertole' parleranno alle 18.30, si alterneranno poi CIG Arcigay Milano, gruppi sportivi lgbt e una diretta con il Budapest Pride. Al via infine la serata musicale, con tanti artisti: Orietta Berti, Senza Cri, Antonia, Ambra Angiolini, BigMama, Sarah Toscano, Sarafine, Alexia, Alex Wyse, Michele Bravi, Italy Bares, Mida, Mille, Romina Falconi, Levante.
Le parole di Sala
"Sono contento che ci sia una delegazione milanese a Budapest, ne fa parte un assessore, qualche consigliere comunale, la presidente del consiglio comunale. Il pride di quest'anno guarda anche a Budapest perché credo che oggi il vero senso sia quello di continuare a ribadire che la libertà è un valore, come dice anche la nostra Costituzione, e' un valore che ha un unico limite: il rispetto della libertà degli altri. Perché Budapest e perché siamo li'? Perché viviamo in un periodo in cui si vuol negare la libertà a tanti". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala poco prima di unirsi alla parata del Milano Pride.
"Quello che oggi dirò sul palco - ha aggiunto - è che i momenti sono difficili, che nulla e' acquisito e quindi che bisogna continuare pacificamente, ma intensamente, a battersi perché le conquiste ottenute non si perdano". Di questo rischio in Italia "oggi non abbiamo segnali concreti, ma abbiamo tanti voci di partiti del governo totalmente dissonanti, anche un po' volgari, per cui è chiaro che grande attenzione dobbiamo porla a tutti".
"Mi dispiace per l'assenza della comunità ebraica, li capisco, capisco che c'è paura ed è un peccato enorme. Il rischio di antisemitismo c'è, dopodiché sostengo che il governo Netanyahu è una iattura ma sostengo anche che a Milano bisogna restare molto attenti".
Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone