Arriva l'estate e ci saluta con picchi di oltre 35 gradi 

Arriva l'estate e ci saluta con picchi di oltre 35 gradi 

Tra mercoledì e giovedì temperature record: è la prima vera ondata di afa che dovrebbe esaurirsi intorno all'ultimo weekend di giugno. In Sardegna il termometro supererà  i 40 gradi. Maggio invece è stato più freddo rispetto alla media storica

meteo caldo anticiclone 

© Agf - Caldo

AGI - Dopo un maggio piovoso e con temperature addirittura sotto la media, e una prima metà di giugno variabile, l'arrivo dell'estate porta il primo vero caldo torrido dell'anno. Da mercoledì 21, proprio il giorno del solstizio, l'anticiclone africano carico di aria torrida del Sahara avvolgerà l'intera penisola: le temperature faranno segnare anomalie nell'ordine di 8-10 gradi in più, con picchi oltre i 35 gradi specie sulle zone interne del Centro-Sud.

Tanto che il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute avverte che dopodomani in 15 città scatterà il "bollino giallo", ossia una pre-allerta per condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un'ondata di calore. Questo livello non richiede azioni immediate, ma indica che nei giorni successivi è probabile che possano verificarsi condizioni a rischio per la salute.

Città a rischio

Le città a rischio, secondo il bollettino, sono Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste e Verona. A cui si aggiunge Campobasso, prima città da bollino arancione, ossia con "condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili".

Se oggi e domani, insomma, farà caldo sì ma accettabile, almeno sul piano dei rischi per la salute, da mercoledì si fa sul serio: a Roma saranno 33 i gradi percepiti, a Latina 35, a Bari 32, a Firenze 34. Ma soprattutto saliranno le temperature di notte (anche oltre 25 gradi), insieme all'umidità: sono le condizioni combinate che portano, appunto, all'ondata di calore, e alla corsa ai condizionatori e al refrigerio notturno e non solo. Una prima, vera ondata di afa destinata però ad esaurirsi intorno all'ultimo weekend di giugno quando una saccatura, prevedono i meteorologi, dovrebbe portare temporali sparsi e calo termico.

Allarme zecche e zanzare

Ma le cattive notizie non sono finite: l'ondata di caldo in arrivo nel nostro Paese associata alle forti piogge dei giorni scorsi rappresenta un fattore di rischio per la salute umana anche per il determinarsi di condizioni che favoriscono l'invasione sul territorio di insetti quali zecche e zanzare.

L'allarme arriva dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che invita la popolazione ad assumere comportamenti corretti per tutelare la propria salute. "Il repentino innalzamento delle temperature in tutta Italia giunge dopo giorni di intense piogge che hanno fatto crescere e sviluppare a ritmo molto veloce la vegetazione anche nelle aree urbane - spiega il presidente Alessandro Miani -. Si sono così create le condizioni ottimali per il proliferare di insetti quali zecche, cavallette e zanzare tigri, che trovano il loro habitat naturale sia nella parte terminale della vegetazione, come le fronde di alberi e piante che scendono verso il basso, sia nell'erba incolta".

"Animali che sono attratti dall'anidride carbonica che emettiamo con la respirazione, e che - aggiunge - attraverso morsi e punture possono essere vettori di malattie virali o batteriche anche serie, come Encefalite, Malattia di Lyme, Febbre, Febbre emorragica Crimea-Congo (CCHF), Febbre bottonosa del mediterraneo, Chikungunya, Anaplasmosi".

Maggio, mese freddo con una temperatura inferiore alla media storica 

Il clima che cambia, insomma, mette sempre più a rischio non solo l'ambiente ma anche la nostra salute. Non a caso questa prima ondata di calore si abbatte sull'Italia dopo un mese di maggio freddo che ha fatto segnare una temperatura inferiore di 0,14 la media storica, ma la differenza sale a -0,29 gradi nel sud Italia. È quanto emerge dall'analisi Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi 5 mesi del 2023.

Un anno caratterizzato prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi negli ultimi 2 mesi dal moltiplicarsi di eventi estremi con nubifragi, grandinate, bombe d'acqua, trombe d'aria che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola con vittime e danni gravissimi come nel caso dell'alluvione del mese scorso in Romagna dove si stimano danni per 1,1 miliardi tra perdite produzione, ripristini fondiari, terreni persi e animali coinvolti. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che - continua la Coldiretti - si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno.

Le previsioni nel dettaglio

Settimana di grande caldo quella che inizia in Italia per effetto del promontorio anticiclonico presente sul Mediterraneo centrale. Secondo gli esperti del Centro Meteo Italiano, nei prossimi giorni aria calda di matrice africana investirà la penisola facendo salire drasticamente le temperature che tra mercoledì e giovedì faranno segnare anomalie positive nell'ordine di 8-10 gradi, con picchi oltre i 35 gradi specie sulle zone interne del Centro-Sud.

Una prima, vera ondata di afa destinata però a esaurirsi intorno all'ultimo weekend di giugno quando una saccatura dovrebbe portare temporali sparsi e calo termico.

 

Previsioni meteo per oggi

Oggi sulla Penisola:

AL NORD

Tempo asciutto al mattino sulle regioni del Nord con nuvolosità in transito e schiarite. Instabilità in aumento nel pomeriggio con possibilità di acquazzoni sparsi sulle Alpi, variabilità asciutta altrove. In serata ancora fenomeni sulle Alpi con locali sconfinamenti sulle pianure di Nord-Ovest, più asciutto altrove. 

AL CENTRO

Giornata all'insegna del tempo stabile sulle regioni meridionali con cieli sereni o poco nuvolosi per addensamenti alti in transito sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione nelle ore serali e notturne.

AL SUD E SULLE ISOLE 

Tempo stabile al mattino al Sud con cieli sereni ovunque, qualche addensamento in più in transito sulla Sardegna. Tra pomeriggio e sera si rinnovano condizioni di tempo asciutto con cieli sereni o poco nuvolosi ovunque. Temperature minime e massime stazionarie o in ulteriore rialzo su tutta la Penisola.

Previsioni meteo per domani:

AL NORD

Nuvolosità medio-alta in transito al mattino. Al pomeriggio isolate precipitazioni sui rilievi alpini, nessuna variazione altrove. In serata si rinnovano condizioni di tempo asciutto con cieli poco nuvolosi su tutti i settori.

AL CENTRO

Tempo stabile al centro sia al mattino che al pomeriggio con cieli sereni o velati. Non sono previsti cambiamenti del tempo tra serata e nottata.

AL SUD E SULLE ISOLE

Cieli soleggiati al mattino, qualche innocuo addensamento sulla Sardegna. Al pomeriggio non sono previste variazioni di rilievo. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con assenza prevalente di nuvolosità. Temperature minime e massime in rialzo.