Dai protagonisti alle piste, cosa sappiamo del delitto di Alatri
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Dai protagonisti alle piste, cosa sappiamo del delitto di Alatri

Dai protagonisti alle piste, cosa sappiamo del delitto di Alatri

 Emanuele Morganti
 Emanuele Morganti
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I protagonisti:

  • Emanuele Morgante - 20 anni ancora da compiere, viveva con la sua famiglia a Tecchiena, frazione di Alatri. Appassionato di pesca e di calcio (in passato aveva giocato con la squadra locale), Emanuele aveva frequentato l’Istituto chimico-biologico di Alatri. Da qualche mese era stagista nel reparto spedizioni dell’Abb Sace di Frosinone.
  • Ketty Lisi – fidanzata di Emanuele. Era con lui al Mirò quando i buttafuori hanno portato via il ragazzo
  • Mario Castagnacci – 26 anni cuoco in un ristorante di Roma e fratellastro di Paolo Palmisani. Era stato fermato nella capitale giovedì 23 marzo perché trovato in possesso di 300 dosi di cocaina, 150 di crack e 600 di hashish. Fu rilasciato il mattino successivo, ovvero il 24 marzo,con l'attenuante del "consumo di gruppo". E’ accusato di aver sferrato il colpo mortale con un crick. E' in isolamento a Regina Coeli insieme al fratellastro.
  • Paolo Palmisani – 19 anni è il fratellastro di Mario Castagnacci. In carcere in isolamento a Regina Coeli con l’accusa di omicidio volontario.
  • Michel Fortuna - 24 anni, è stato fermato lunedì pomeriggio dalla procura di Frosinone. Il provvedimento – dicono gli inquirenti – “si è reso necessario per la rilevantissima pericolosità di Fortuna che avrebbe avuto un ruolo attivo nell'aggressione”
  • Franco Castagnacci – E’ il padre di Mario, noto come “Belle Armi” per la sua abitudine a girare armato. Implicato nella vicenda in quanto, secondo gli inquirenti, si era unito al pestaggio. In particolare, secondo gli inquirenti, sarebbe stato lui a bloccare l’amico di Emanuele che volevano soccorrerlo. E’ sotto indagine.
  • Manuel Capoccetta - 28 anni, di Ceccano (Frosinone)
  • Damiano Bruni - 27 anni, di Ceccano
  • Pjetri Xhemal - 32 anni, albanese e residente a Ferentino (Frosinone)
  • Michael Ciotoli – 26 anni con precedenti per “stupefacenti, porto di oggetti atti a offendere, rapina, ricettazione e ricettazione di armi da sparo”
  Alatri, funerale Emanuele Morganti
  Foto di Angela Nicoletti, Agi -   Alatri, funerale Emanuele Morganti

Cosa è successo la notte del 26 marzo

  • Emanuele Morganti e la sua ragazza, Ketty Lisi, si avvicinano al bancone del 'Miro Music Club' per prendere le consumazioni
  • Mentre aspettavano di essere serviti vedono avvicinarsi un altro avventore, ubriaco, Domenico Paniccia, "che pretende di essere servito immediatamente e che sgomita con Emanuele per guadagnarsi il bancone. Secondo altre testimonianze l'uomo avrebbe invece importunato insistentemente Ketty
  • Nasce un alterco che sfocia in uno scambio di spintoni e strattoni, durante i quali Paniccia colpisce Morganti con un portatovaglioli
  • Gli addetti al servizio di sicurezza Manuel Capoccetta, Michael Ciotoli, Damiano Bruni e Xhemal Pjetri allontanano Emanuele dal locale.
  • Dal Mirò esce una calca di gente. Alla testa c'è Emanuele Morganti portato di peso Emanuele ha la maglia strappata ed un po' di sangue che gli esce dalla bocca. Emanuele chiede ai buttafuori perché allontanino lui, che non stava dando fastidio.
  • Mentre Emanuele parla con Marco Morganti, suo cugino, Paolo Palmisani lo colpisce con uno schiaffo in faccia e Franco Castagnacci, padre di Mario, gliene dà un altro. Emanuele scappa verso la parte alta della piazza, inseguito da Palmisani, armato di una chiave tubolare del tipo usato per smontare i bulloni delle ruote, da Mario e Franco Castagnacci e da un membro della sicurezza del locale armato di manganello.
  • All'altezza degli uffici del giudice di pace, Emanuele viene raggiunto da Paolo Palmisani e da Mario Castagnacci che lo prendono a pugni sulla testa. L'ultimo pugno, sferrato da Mario Castagnacci, fa perdere i sensi a Emanuele, ma l'aggressione continua mentre i suoi amici Marco Morganti, Gianmarco Ceccani, Lorenzo Fanella e Riccardo Milani cercano di soccorrerlo e difenderlo facendogli scudo
  • Il ragazzo viene immediatamente trasportato prima all’ospedale San Benedetto di Alatri e poi trasferito d’urgenza al Policlinico Umberto I di Roma. Le condizioni sono gravissime: Emanuele presenta fratture cervicali, cranio sfondato ed emorragia cerebrale. Morirà dopo 36 ore di agonia.

Le piste

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