Sarebbe entrato nella discoteca 'Old Fashion' con un coltello Davide Caddeo, uno dei fermati per tentato omicidio in relazione all'aggressione a Niccolò Bettarini. È quanto risulta dalle indagini svolte finora dalla Procura di Milano (in particolare dall'ascolto dei testimoni) che smentirebbero, quindi, quanto dichiarato dal gestore del locale, Roberto Cominardi, in un'intervista al quotidiano 'Il Giorno': "Di sicuro - queste le sue parole - nel locale non è entrato nessuno con un'arma perché ci sono controlli rigorosi coi metal detector. Di conseguenza, o l'aggressore non è entrato nella discoteca oppure si è procurato il coltello una volta uscito".
La discoteca è stata chiusa per un mese in seguito all'aggressione al giovane. Caddeo, sempre secondo gli esiti parziali dell'inchiesta, sarebbe stato l'esecutore materiale dell'accoltellamento del figlio dell'ex calciatore Stefano Bettarini e della conduttrice Simona Ventura. Nel provvedimento di fermo si legge che sono sei le persone "in corso di identificazione" indagate per concorso in tentato omicidio "per avere compiuto atti diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di Niccolò Bettarini circondandolo all'uscita della discoteca e, dopo una provocazione strumentale, proferendo per quattro volte la frase 'hai gli orecchini uguali ai miei' e una volta la frase 'ti ho riconosciuto, sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo".
"Non sapevo fosse Bettarini"
"Non l'ho accoltellato io, non sapevo nemmeno che fosse Niccolò Bettarini, l'ho saputo solo in carcere che era lui. Nemmeno ho visto chi ha usato il coltello". Questa la difesa di Alessandro Ferzoco, il 24enne ultrà dell'Inter fermato anche lui con l'accusa di tentato omicidio. "Il mio assistito è dispiaciuto per quello che è successo", riferisce il suo legale, l'avvocato Mirko Perlino.
Stando a una delle possibili ricostruzioni emerse, il 'precedente' della rissa all''Old Fashion' risalirebbe a qualche mese fa quando Ferzoco e un amico di Bettarini avevano litigato in un altro locale notturno milanese, il 'Gate', per una questione sui tavoli della zona privé. I due si erano chiariti tanto che quando si sono rivisti sabato notte si sono salutati e l'amico di Bettarini ha anche offerto da bere. Poi però la situazione è degenerata e Bettarini, intervenuto a difesa dell'amico schiaffeggiato, è stato aggredito col coltello.
I fermati non confessano, attesa convalida
È attesa tra stasera e domani la decisione del giudice sulla convalida del fermo per i 4 accusati dell’aggressione. I due italiani, Davide Caddeo di 29 anni, sospettato di averlo materialmente ferito a coltellate, Alessandro Farzoco di 24 e i due albanesi di 29 e 23 non hanno ammesso nulla davanti agli investigatori. Dovranno rispondere alle domande durante all’interrogatorio del gip, previsto in giornata.