L'Italbasket non fa mai canestro e perde (male) con la Germania
Seconda sconfitta per gli azzurri di Messina contro la Germania. Ora tutto dipende dalla Georgia. Nel bene e nel male

Coach Messina aveva definito la gara con la Germania un vero spareggio. Qualificarsi con una vittoria; rimandare tutto, in una gara da dentro o fuori, con la Georgia domani. Ma quella di oggi non era una partita facile. Dall'altra parte, con la maglia numero 17, c'era un fenomeno vero. Si chiama Dennis Schroder, gioca in NBA ad Atlanta e in nazionale ha raccolto l'eredità di un altro giocatore tedesco che al di là dell'oceano ha scritto qualche pagina importante: Dirk Nowitzki.
Primo quarto, disciplina al comando
Una bella notizia per l'Italia arriva ancor prima che l'arbitro sollevi la palla a due. In quintetto c'è Niccolò Melli che ha recuperato dall'infortunio alla caviglia subito contro la Lituania. Schroeder, invece, gioca appena tre minuti prima di andare a sedersi in panchina per un problema alla mano. In campo, nel frattempo, ci sono due squadre disciplinate, soprattutto in difesa. Gli attacchi eseguono ma senza grandissime percentuali. L'equilibrio regna sovrano in entrambe le metà campo. Belinelli mette 6 punti subito, Melli lo segue per il primo mini allungo azzurro (8-3). Ma la Germania non molla. Tadda con due triple riavvicina la sua squadra. I due allenatori non fermano mai il gioco con i timeout ma fanno saggiare il campo a tanti giocatori con cambi vorticosi e continui. Aradori chiude il quarto con cinque punti consecutivi e l'Italia, alla sirena, ha un punticino di vantaggio (17-16).

Secondo quarto, non si segna mai
La prima brutta notizia per l'Italia e che Schroeder è tornato in campo. E lo si vede subito. Sono suoi i primi punti di un quarto molto fisico e poco spettacolare. Le due squadre faticano a far canestro. A volte per delle buone difese, a volte per un po' di tensione, a volte per delle forzature. La Germania prova l'allungo con una tripla, molto estemporanea, di tabellone con fallo, di Theis (19-24). Datome, ben servito da Belinelli, risponde con il suo primo canestro. Gli italiani continuano a difendere forte costringendo Schroeder a dar via la palla con continuità. È una ricetta che funziona a corrente alterna. Il motivo è semplice: il folletto tedesco ha una velocità difficilissima da contenere e che gli permette di subire molti falli. Belinelli, ancora una volta in controllo, mette un altra bomba ma è sempre Schroeder, con gli assist, a tenere in vita la Germania (27-27). Stavolta i due allenatori non si risparmiano. I timeout arrivano. Anche solo per far rifiatare i giocatori. È la quarta partita in sei giorni. Datome segna in avvicinamento a canestro, sfidando le leggi della fisica, con un tiro in controtempo. L'ultimo tiro è di Schroeder. Il copione è già scritto: penetrazione e appoggio al tabellone. Il punteggio è 29-29. Dopo due quarti la partita è ancora tutta da scrivere.

Terzo Quarto, allungo tedesco
Le squadre tornano in campo ma il copione non cambia. L'attacco italiano è arrugginito, lento e poco fluido. La difesa è rocciosa, dura e continua. Con qualche eccezione. A metà tempo, dopo una magia di Filloy, il punteggio è ancora bassissimo (35-36). La soluzione, quando il canestro diventa piccolissimo (4/20 da tre per l'Italia), può essere quella di ottenere falli e tiri liberi. Melli, in post-basso, esegue e ci tiene a galla. Ma in campo l'unico che segna da lontano è un ragazzone tedesco che si chiama Voigtmann: 8 punti per lui, è la Germania, alla terza sirena, è avanti di cinque punti (38-43). Per l'Italia appena 12 punti. Troppo pochi per sperare di vincere.
Ultimo Quarto, la resa
Dopo due minuti le percentuali dell'Italia dicono 29% dal campo. Appena il 21% da tre. Difficile vincere quando non fai saltare il tappo che qualcuno ha messo sul canestro. Ma la Germania, che non fa molto meglio, tiene aperta la partita. Le squadre segnano solo dalla linea del tiro libero. L'Italia ne regala troppi a causa dei falli commessi su Schroeder. Dalla panchina si alza anche Cinciarini, all'esordio in questi europei, che ha subito impatto con rimbalzi e difese aggressive. Quando Filloy, ancora lui, mette la tripla del meno due (43-45), parte la standing ovation. A Tel Aviv e sui divani di tutta Italia. Ma anche la Germania torna a far canestro. Con un altro, insospettabile, lungo: Barthel. I tiri liberi di Schroeder, e Theis, a quattro minuti dalla fine, lanciano la Germania sul massimo vantaggio (47-54). Ed è uno strappo che dà fiducia ai tedeschi e rende ancora meno lucidi gli italiani. I punti da recuperare diventano dodici (47-59) con Datome, Belinelli e Melli, i tre big, che sbagliano a ripetizione. L'Italia è sulle ginocchia e, nonostante due triple di Filloy (che beffa!), si arrende (55-61). Ora dipende tutto dalla Georgia. Se stasera dovesse battere Israele saremmo comunque qualificati; se dovesse perdere, si giocherebbe tutto, proprio domani, con l'Italia, in una partita di fuoco. Non tutto è perduto ma per vincere, in questo gioco, bisogna mettere la palla dentro il canestro. E oggi, purtroppo, non l'abbiamo quasi mai fatto.
Aggiornamento
La Georgia supera Israele, dopo un tempo supplementare, per 104 a 91. Con questo risultato l'Italia è matematicamente qualificata agli ottavi di finale dato che può essere raggiunta solo da una tra Israele e Ucraina, che si affrontano domani, e che ha già battuto (per cui resterebbe davanti in classifica). In caso di vittoria contro la Georgia, l'Italia sarebbe terza; in caso di sconfitta, quarta. Ecco la classifica prima dell'ultima giornata: Lituania e Germania 6 Georgia e Italia 4 Israele e Ucraina 2.
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