Bitcoin potrebbe raggiungere i 10mila dollari entro l'anno, dicono a Wall Street
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C’è un fatto singolare che racconta bene quanto fluido sia il mondo di Bitcoin, e quanto in difficoltà metta chi ci lavora o vuole lavorarci. Due mesi fa, neppure, JP Morgan.
Il cambio è così netto che l’autorevole quotidiano finanziario americano gli dedica l’apertura a pagina 15. Ora, è tutt’altro che certo che JP Morgan alla fine lo farà, ma l’indiscrezione non è stata smentita. Ora, cambiare idea non è un male. Lecito chiedersi però come reagirà il mercato: JP Morgan offrirà un prodotto finanziario basato su qualcosa che crede una frode?
È piuttosto indicativo che questo cambio di opinioni su Bitcoin in JPMorgan succeda in così poco tempo. Quello che pare emergere è che nessuno sappia davvero cosa possa succedere. È una scommessa su un bene che continua ad apprezzarsi. Non si sa nemmeno più se considerarla una moneta o un investimento. La gente vuole Bitcoin, li chiede, e il loro prezzo aumenta segnando record su record.
Mike Novogratz, fondatore dell’hedge fund Galaxy Partner, a Bloomberg ha ammesso quali sono le difficoltà di un investitore a capire il mondo di Bitcoin: “È difficile per chiunque non sia un nativo digitale credere che ci sia un valore in quello che è definito l’oro digitale”. Da un lato il lingotto, o l’oncia, dall’altro Bitocoin. Come ci si può fidare del digitale? “Credo che tutto questo venga dalla mancanza di fiducia nelle istituzioni finanziarie che si è diffusa dopo la crisi del 2007”. La decentralizzazione è una risposta al crollo di fiducia quindi. Novogratz ha investito molto in Bitcoin e lancia una previsione: entro la fine dell’anno arriverà a 10mila dollari, Ethereum a 500 dollari. 2017, anno di Bitcoin?