AGI/Vista - "Giacomo Matteotti fu, per tanti versi, un uomo estraneo alla fase storica in cui visse; un uomo che precorse i tempi; un socialista riformista moderno con idee fulgide sulla democrazia come fondamento della libertà, sulla forma e sui doveri del governo, sulla funzione dei partiti e dei sindacati, sul ruolo delle masse proletarie e contadine. In un partito che parlava solo di classe, egli preferiva dire Nazione e scrivere di amor di Patria. In un partito che costruiva il mito della rivoluzione, egli sottolineava l'irrinunciabilità dei valori della libertà e della democrazia. Fu proprio l'amore per la libertà unitamente alla fierezza del carattere, che lo portava a respingere ogni abuso ed angheria, a fare di lui il primo e più tenace avversario del fascismo e parimenti di tutti i totalitarismi, dei quali percepì, prima ed assai meglio degli altri, il carattere autoritario e illiberale. Giacomo Matteotti fu martire che si sacrificò in nome della libertà". Lo ha dichiarato Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia, nel corso del suo intervento in dichiarazione di voto finale alla Camera sul ddl sul centenario dell'omicidio di Giacomo Matteotti. Camera Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev