L'"orribile" notizia dell'attacco chimico sulla regione nord occidentale della Siria controllata dagli oppositori del regime di Damasco rappresenta "un drammatico promemoria" per la comunità internazionale. Come ha spiegato l'alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini durante una conversazione con le agenzie di stampa internazionali durante la conferenza sulla Siria in corso a Bruxelles, "la prima priorità è quella di porre fine al conflitto - ha sottolineato - ma purtroppo questo non dipende da noi: l'Ue non ha gli strumenti per imporre e garantire un cessate il fuoco. Ma ci aspettiamo che le parti coinvolte, a partire da Russia, Turchia, Iran, lo facciano".
Con la conferenza di oggi e domani a Bruxelles, Mogherini si prefigge tre obiettivi: "mantenere il livello del sostegno umanitario internazionale alla Siria almeno al livello dell'anno scorso, unire la comunità internazionale nel sostegno al negoziato politico di Ginevra, iniziare a preparare il lavoro che la comunita' internazionale sarà chiamata ad affrontare una volta concluso il conflitto". Alla conferenza partecipano oltre 70 delegazioni di paesi e di organizzazioni internazionali, e domani è previsto l'intervento del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.