AGI - Il Paris Saint-Germain dovrà versare 61 milioni di euro a Kylian Mbappè per i premi e gli stipendi arretrati: lo ha stabilito il tribunale del lavoro di Parigi in merito alla controversia tra il club parigino e l'attaccante francese in merito alla scadenza del suo contratto prima del trasferimento al Real Madrid nel 2024.
Gli avvocati del 26enne Pallone d'Oro avevano chiesto oltre 260 milioni di euro, sostenendo che il suo contratto con il Psg dovesse essere riclassificato come a tempo indeterminato e per questo avevano invocato il licenziamento senza giusta causa (44,6 milioni), mobbing (37,5 milioni) e lavoro dissimulato (37,5 milioni).
Il consiglio, composto da due rappresentanti dei datori di lavoro e due rappresentanti dei dipendenti, ha respinto questa riclassificazione ma ha stabilito che il Psg non ha pagato tre mesi di stipendio, un bonus etico e un bonus alla firma previsti dal contratto. Si tratta di quanto già era stato indicato da due decisioni della Lega calcio professionistica francese (Lfp) nel settembre e nell'ottobre 2024, senza che il Psg producesse alcuna prova di una rinuncia di Mbappè ai suoi diritti.
I giudici hanno respinto la richiesta del club parigino che a sua volta aveva rivendicato un indennizzo di 440 milioni di euro, citando danni e una "perdita di opportunità" per la decisione del giocatore di lasciare il club a parametro zero.
La sentenza, che può essere impugnata, è destinata a creare un precedente per i contratti dei giocatori nel calcio francese dopo che questo scontro e' stato per mesi al centro delle cronache sportive.