AGI - "Tempi di recupero? Finché non metterò gli sci ai piedi non avrò risposte definitive": così, dalle colonne de 'Il Corriere dello Sport', Federica Brignone.
Dettagli sull'infortunio e l'intervento
L'attuale detentrice della Coppa del mondo generale di sci alpino femminile, è ferma ai box dalla brutta caduta dei Campionati Italiani del 3 aprile, nella quale ha riportato la frattura di tibia e perone e la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Si è sottoposta a un intervento chirurgico alla clinica 'La Madonnina' di Milano per la ricostruzione dei legamenti e la riduzione delle fratture, poi, il 29 luglio, a un'artrolisi artroscopica al medesimo ginocchio per una valutazione dello stato dell'articolazione, a poco meno di quattro mesi dall'operazione.
Obiettivo Milano-Cortina 2026
Adesso Brignone non vuole "pressione" ma guarda chiaramente al futuro e in particolare ai Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. "L'operazione di fine luglio è perfettamente riuscita e ora continuo la riabilitazione al J Medical. Ovviamente non è così che avrei pensato di passare la mia estate ma non posso cambiare le cose: sto cercando di fare quello che posso fare al meglio per realizzare il sogno di tornare per la prossima stagione invernale", ha detto l'azzurra.
Il duro lavoro di riabilitazione
"Faccio una media di 7 ore di riabilitazione e fisioterapia al giorno. Ci sono cose che stanno andando alla grande e altre per cui faccio più fatica. Purtroppo, l'incidente è stato veramente brutto ma sono abbastanza positiva e sto davvero lavorando tantissimo. Se si vuole fare qualcosa di grande nella vita bisogna comunque sempre un po' forzare. Io ho dovuto rispettare la mia gamba, anche perché non avevo alternative, ma ho sempre lavorato con dolore. Se avessi ascoltato il mio corpo, probabilmente sarei ancora seduta su una sedia. Se si vogliono affrontare sfide difficili, bisogna andare fuori dalla zona di comfort. Anche perché c'è un obiettivo nel mirino: Milano-Cortina", ha concluso Brignone.