La revisione della squalifica per doping di Alex Schwazer non è stata concessa
La Corte svizzera ha spiegato che “la decisione su cui si fonda la domanda non ha per oggetto il reato (la manomissione dei campioni di urina per farli diventare positivi al controllo antidoping) che avrebbe influito sul lodo, ma concerne una procedura penale diretta contro l’istante medesimo di un’altra infrazione"

Alex Schwazer (afp)
AGI - La revisione della squalifica per doping di Alex Schwazer non è stata concessa perché, come apprende l’AGI leggendo le 7 pagine della motivazione della I.a Corte di diritto civile del Tribunale federale svizzero di Losanna, non è indicato il soggetto autore della ‘manomissione’ dei campioni di urina.
Secondo i giudici elvetici, “la decisione su cui si fonda la domanda non ha per oggetto il reato (la manomissione dei campioni di urina per farli diventare positivi al controllo antidoping) che avrebbe influito sul lodo, ma concerne una procedura penale diretta contro l’istante medesimo di un’altra infrazione. Ciò basta per escludere la possibilità di prevalersi con successo del predetto motivo di revisione”.