(AGI) - Roma, 12 mag. - Andrea Arnaboldi, per un set e quattrogame, ha sognato di diventare l'eroe del Foro Italico. Sarebbestata una storia da raccontare, da cui attingere a piene mani.Nel frenetico venerdi' prima delle qualificazioni, "Arna" erapressoche' certo di non poterle giocare. Poi ci sono statidiversi ritiri che gli hanno consentito di partecipare. E haofferto il meglio di se', battendo il top-60 Mikhail Kukushkin(nostro recente spauracchio in Davis) e il giovane StefanoNapolitano, rodato dalle pre-qualificazioni. Opposto al top-20David Goffin, ha giocato un tennis eccezionale per lunghitratti, ma quando il traguardo non era troppo distante e'finita la benzina. Arnaboldi ha pagato una leggerezza cherischia di essere letale nel tennis di oggi. La sua palla e'pulita, intelligente, ma fatica a trovare con facilita' ilcolpo vincente. Anche per questo, dopo essere cresciuto sullaterra battuta, e' diventato un buon giocatore da campi veloci.Sul duro il suo servizio ficcante gli offre diversi puntigratis, riesce a giocare volee un po' piu' facili e il rovescioin slice e' molto incisivo. Sulla terra sa muoversi, ma fa piu'fatica. La stessa fatica spesa per vincere un gran primo set,ripreso per i capelli dopo aver rischiato di finire sotto didue break. Sul 4-2 Goffin, il belga ha avuto quattro pallebreak per il 5-2. Arnaboldi si e' scatenato, spinto da unpubblico via via piu' numeroso, e ha intascato un bel primoset. Ha tenuto duro nei primi game del secondo, ma poi si e'spenta la luce. Il traguardo dei top-100 e' lontano in terminidi punti, meno in termini di gioco. Con i 25 punti intascati aRoma tornera' tra i primi 200, ma puo' sorridere: tra l'estatee l'inizio dell'autunno non avra' praticamente nulla dadifendere e potra' soltanto salire. Gli resta la soddisfazionedi aver vissuto una bella esperienza, pero' avra' capito - unavolta di piu' - che il tennis di oggi e' comandato daisuper-uomini. A 27 anni non e' troppo tardi per provare adiventarlo.(AGI).