(AGI) - Zurigo, 17 ago. - Daniele Meucci ha vinto la medagliad'oro delln maratona agli Europei di Zurigo. L'ingegnere pisanoha conquistato la medaglia d'oro precedendo il polacco Shegumoe il russo Reunkov. Per l'Italia e' il secondo oro dopo quelloconquistato l'altroieri da Libania Grenot nei 400 metri. L'azzurro conquista il titolo continentale in 2h11'08"(primato personale), al termine di un portentoso attacco chedal 35 esimo chilometro lo ha portato da solo al comando dellagara. Argento al polacco Yared Shegumo (2h12') e bronzo alrusso Aleksey Reunkov (2h12'15"). Settimo l'altro azzurroRuggero Pertile (2h14'18").Otto anni dopo Stefano Baldini aGoteborg 2006 l'Italia torna a conquistare l'oro europeo nella42,195km maschile. Quella di Meucci e' la terza medaglia dellaspedizione azzurra in Svizzera dopo l'oro di Libania Grenot nei400 metri e l'argento della maratoneta Valeria Straneo. Meucci,pisano, di 28 anni, e' un mezzofondista, allenato da MassimoMagnani. Ha debuttato come maratoneta nel 2010, conquistano nelluglio dello stesso anno il bronzo agli europei di Barcellana,con un tempo di 2h13'49''. Nel novembre 2013 giunge decimo allamaratona di New York, con 2h12'03. La gara e' stata animata dalla fuga del polacco Chabowski,scattato intorno al decimo chilometro (31'11" il suo passaggio,col gruppetto degli inseguitori, nel quale erano presenti anchePertile, Meucci, Lalli e Ricatti, a 31'19"). Il battistradaincrementa il suo margine, passando a meta' prova in 1h04'45"(1h05'34" per Pertile, Lalli e Meucci). Chabowski raggiunge ilmassimo vantaggio intorno al venticinquesimo chilometro(1'10"), poi il gruppo si rifa' sotto e poco prima deltrentacinquesimo parte l'assalto di Meucci che supera l'atletapolacco per avviarsi in solitaria verso il trionfo, con iltricolore tra le mani negli ultimi metri prima del baciosull'asfalto. Il quarantenne Ruggero Pertile, nono altrentacinquesimo (1h50'07), recupera due posizioni gia' alquarantesimo chilometro (2h07'06") mantenendo la settima piazzasul traguardo. Nella classifica di Coppa Europa di maratona gliazzurri si piazzano quarti (6h46'58") a dieci secondi dalbronzo della Svizzera. Trofeo alla Russia (6h46'04") davantialla Francia (6h46'29"). Il terzo italiano all'arrivo e' ilventiduenne Michele Palamini che conclude il suo battesimo inNazionale al trentaduesimo posto (2h21'3"). Ritirati, invece,gli altri tre azzurri Andrea Lalli, Liberato Pellecchia eDomenico Ricatti. MEUCCI, "NON HO MAI GUARDATO IL CRONOMETRO""Non ho mai guardato il cronometro". Sono le parole di DanieleMeucci dopo la storica vittoria nella maratona dei CampionatiEuropei di Zurigo. "In realta' non volevo nemmeno indossarlo,ma Massimo (Magnani ndr) mi ha detto di metterlo. Non mi e' maiservito, infatti ho preso solo due 'lap' e il tempo sta ancorascorrendo... Ho badato solo a me stesso, alle mie sensazioni eal comportamento degli avversari". L'azzurro racconta conlucidita' il momento decisivo dei 42,195 chilometri svizzeri:"Al 35ˆ chilometro Massimo mi ha detto che stavo bene eche dovevo andare. Io ero un po' in dubbio, mi sembrava troppopresto ma ho avuto fiducia. Fiducia in me e nel nostro lavoro,ho ascoltato il consiglio e ha avuto ragione. Le sue parole mihanno dato una grandissima consapevolezza e in quel momento hocapito che avrei vinto". Dal momento del sorpasso il dominio del toscano e'diventato evidente: "Nell'ultimo giro il tifo del pubblicoquasi non mi ha fatto sentire la fatica, le persone lungo lastrada mi hanno praticamente trascinato al traguardo... in quelmomento pensavo ai miei figli, che mi danno una forza immensa".Su un percorso con quattro salite molto impegnative il pisanonon ha mai sofferto: "Ho trovato il percorso difficile ma noncosi' tanto come sembrava. Ho cominciato a sentire un po' difatica solo nell'ultimo giro, ma avevo una grande fiducia in mee nella mia preparazione". Dopo i 10.000 di martedi' qualcunodubitava del suo stato di forma: "Martedi' ho corso i 10chilometri per sbloccarmi, ma in realta' non ho mai pensatoalla medaglia sui 10.000. Quest'oro e' cento volte megliodell'argento di due anni fa". Ora si apre un orizzonte, nelsolco di grandi campioni: "Questa e' solo la mia terzaesperienza in maratona, quindi spero di avere ancora tantastrada da fare. In passato l'Italia ha avuto grandi atleti chesono entrati nella storia dello sport e vogliamo provare aproseguire su questa strada. Sto lavorando, stiamo lavorando,per continuare la grande tradizione italiana della maratona".(AGI).