N on poteva partire in un momento più giusto “Sapiens, un solo pianeta” il nuovo programma sulla natura, sulla terra e sui cambiamenti climatici al via sabato 16 marzo in prima serata su Raitre. Condotto dal geologo e ricercatore del Cnr Mario Tozzi che è anche uno degli oratori, a Roma, della grande manifestazione per il Global Strike for future, lo sciopero globale per il clima lanciato dalla protesta della sedicenne svedese Greta Thunberg e in scena in 150 città di tutto il mondo il 14 marzo, proprio alla vigilia del programma.
Anche il direttore di Rai3 Stefano Coleta, sostiene che “l’emergenza ambientale non può più essere rimandata”.
E nel suo coté televisivo fa il suo dovere, cioè servizio pubblico: “Noi siamo sul pezzo vista la manifestazione mondiale sul tema e l’allarme sul clima lanciato dal presidente della Repubblica Mattarella. Sapiens, un solo pianeta, risponde a tutti i criteri del servizio pubblico: informa, intrattiene, pone interrogativi e dà risposte, cercando di capire quanto l’uomo abbia contribuito a certe distruzioni climatiche”.
Coletta va fiero che la sua Raitre stia diventando “un laboratorio artigianale ideativo, con tanti prodotti interni innovativi”. Ha dovuto rinunciare a pezzi da novanta come Fabio Fazio e Alberto Angela, passati a Raiuno, e pure a Gazebo di Diego Bianchi, che ha traslocato a La 7. Ma non si è perso d’animo. Chiarisce che da un oltre anno sta portando avanti un lavoro che non si concentra sui generi o sulle fasce di palinsesto ma su un’identità che punta a raccontare il Paese attraverso lo storytelling pubblico e quello privato dei cittadini.
E così sarà anche per Sapiens e il suo storytelling scientifico: "Quando ho pensato a Sapiens non ho avuto dubbi sul conduttore, e non perché Mario Tozzi, per lunghi anni a Raitre, sia un “usato sicuro”, ma perché è un ricercatore capace di mettersi al servizio del telespettatore, senza nessuna sfumatura divistica. Lui informa e intrattiene, riesce ad affascinarmi anche quando parla della Roma in radio, un risultato eccezionale visto che io di calcio non capisco niente ”.
Spiegandogli che ora Raitre ha “uno storytelling più disteso” Coletta ha chiesto al conduttore di essere più immersivo e meno icastico”, ma sottolinea di non aver mai pensato a lui come a un sostituto di Alberto Angela, passato a Raiuno: “Tozzi è uno scienziato, ha una narrazione intrisa di competenze scientifiche, forse quello che ha più affinità di racconto con Angela è invece Corrado Augias”.
In venti mesi Coletta ha ideato oltre trenta nuovi titoli, come "Lessico amoroso" di Massimo Recalcati, a cui ora per lo storytelling scientifico si aggiunge appunto ”Sapiens, un solo pianeta": “Anche qui, come per il programma di Recalcati, ho voluto una parte didattica” spiega. Il programma settimanale, realizzato in esterni con 150 giorni di riprese in Italia, Malta, Egitto, Francia e Israele si apre e si chiude con un momento didattico in studio: un’inedita forma di Ted, una breve conferenza-racconto nella quale all’inizio della puntata il conduttore su un palco, di fronte a un pubblico di studenti, pone le domande sul tema che sta per affrontare e, alla fine tira le fila del suo percorso esplorativo e di indagine."
Le otto puntate tratteranno ognuna un tema diverso. Il 16 marzo si parte dai fiumi, la seconda puntata sarà dedicata all’evoluzione dell’homo sapiens: “Cercheremo di capire” ha spiegato Tozzi “partendo dai templi megalitici più antichi del mondo a Malta, cosa ha permesso all’uomo di imporsi a tutti gli animali e di dominare la natura fino a trasformarla”. Le altre puntate saranno dedicate alla Luna e alla Terra vista dalla Luna, ai terremoti, alle città del passato e a quelle del futuro, al Mediterraneo, a Leonardo e alle strade fisiche contrapposte a quelle immateriali che collegano mondi diversi. “Il mio sarà un viaggio di varia natura” ha chiarito Tozzi “ambientale, scientifico, ma anche di grande godimento, vista la bellezza dei luoghi che verranno mostrati”. Al centro del racconto ci sarà però sempre, abbinata all’esplorazione, la divulgazione, aiutata da schede, oggetti e da una grafica colorata che offrirà un punto di vista originale.
Ma il laboratorio tv di Coletta ha anche altri prodotti in lavorazione; tra fine marzo e inizio aprile punta su Raffaella Carrà e sul suo programma di interviste “A raccontare comincia tu”: “Anche qui ci sarà uno storytelling nuovo visto che la Carrà non canterà né ballerà”. Quindi scenderà in campo Domenico Iannacone, il giornalista dei “Dieci comandamenti” con il nuovo programma che con il titolo “Che ci faccio qui” cita Bruce Chatwin e affronterà un racconto etico della realtà italiana. Dopo le lezioni sentimentali di Recalcati Raitre tornerà ad occuparsi di relazioni con “Il grande amore” che mixerà i celebri amori della storia a quelli attuali. Di contemporaneità e di cambiamenti di vita improvvisi imposti dalla complessità sociale si parlerà anche nel prossimo “Todo cambia” la cui conduttrice (Coletta rivela all’Agi soltanto che sarà una donna) è ancora top secret. E Coletta continua a percorrere anche la strada del “late show”. A dare il cambio ad Alberto Matano, alla fine del suo “Photoshow” nella notte del sabato arriverà Geppy Cucciari.