Scapigliatura. “Buongiorno, siamo qui un po’ scapigliati insomma, e un po’ di corsa”. Serena Bortone è felice di essere tornata con il suo Agorà dopo la sospensione in via cautelativa ma deve deve fare i conti con quella del servizio trucco e parrucco.
Palle e tubo: Una sfera bianca rappresenta la gocciolina di fluido corporeo , un “soffiatore” (una sorta di tubo) simula la bocca attraverso cui la gocciolina viene veicolata, e una parete di tessuto piazzata nello studio dei Fatti vostri rappresenta la mascherina. Il fisico Valerio Rossi Albertini accanto a Giancarlo Magalli nella rubrica “I perché della scienza perché utilizziamo la mascherina”, armato di inquietante tubo soffia le palle bianche verso il tessuto-mascherine.
Brescia. In diretta dall’ospedale di Brescia l’inviata di Tagadà (La7) presidia il settore dedicato all’arrivo delle ambulanze Covid: “Qui arrivano i pazienti Covid, dopo aver fatto scendere le barelle gli operatori disinfettano tutto, anche le loro scarpe”, spiega. “La cosa più straziante è che i pazienti salutano le famiglie sapendo che poi non potranno vederli, i volti dei familiari sono distrutti e preoccupati perché sanno che se saranno positivi quello sarà l’ultimo saluto, perlomeno momentaneo”. L’inviata è provata, la voce rotta, la conduttrice Tiziana Panella prova a tirarla su: “Elena, fai un bel respiro, grande grande”.
Divieto di pigiama: In cerca di un “balsamo dell’anima” dopo tanto dolore legato alle cronache del coronavirus la Panella a Tagadà intervista una docente di latino e greco, “lingue morte” che ora fa lezioni on line ai suoi allievi. “Non le chiamerei lingue morte ma lingue perenni” precisa lei, spiegando il suo metodo: “Davanti al computer gli studenti devono presentarsi in ordine, niente pigiama”.
Anziani. “Il Diario di papa Francesco” su, Tv2000 parte con la preghiera odierna di Papa Francesco: “Preghiamo per gli anziani che soffrono in questo momento, con una solitudine interna molto grande, delle volte con tanta paura. Preghiamo il Signore perché sia vicino ai nostri nonne e nonni e gli dia forza, loro ci hanno dato la vita, la saggezza la storia.
Casa Izzo-Tognazzi: A Pomeriggio5, Barbara D’Urso trasmette il video casalingo di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, dal risveglio: “In attesa che Ricky si svegli faccio ginnastica da sola” esordisce la Izzo, stendendosi su un tappetino in terrazza bardata con tuta giaccone, guanti e bavaglio-mascherina davanti alla bocca. “Mi devo ricordare cosa mi dice la mia trainer perché non può venire, ma io sarà una figa pazzesca dopo il coronavirus”.
Scugnizzi: “Tutti i giorni qui a Pomeriggio 5 noi cantiamo”, cerca di tirare su il morale la D’Urso. Oggi tocca alla Tammurriata, intonata a Napoli insieme a “’O sudato ‘nnamurato” e “Abbracceme” sui balconi che sventolano arcobaleni beneauguranti e corni rossi anticoronavirus. L’inviato informa che “adesso partirà la rumba degli scugnizzi, per tutti gli scugnizzi che non se ne restano a casa”.
Travagliato: A Otto e mezzo (La7) è molto complicato il collegamento Skype con Marco Travaglio, non si sente nulla: “Non è giornata” si rassegna Lilli Gruber dopo due collegamenti a vuoto. “Marco non ci siamo, questo fa parte delle misure restrittive, i collegamenti con Skype saranno sempre più frequenti e la tecnologia non sempre ci assiste. Alla fine si riesce a sentire Travaglio via telefono: “La sospensione della Uefa servirà a far capire alle fasce meno responsabili della serietà della situazione” spiega lui. “Ma sono molto più preoccupato quando vedo assembramenti su metro o bus, meno quando vedo qualcuno correre nei parchi. A Milano dovrebbero raddoppiare le corse nelle linee troppo affollate”.
Porno: dalla Cina di Pechino Express (girato prima dell’emergenza coronavirus,) in prima serata arriva una parentesi distensiva: Max Giusti in coppia con Nicole Rossi (reduce de Il Collegio) ha chiesto un passaggio a un cinese: “Stiamo in macchina con uno che si sta guardando un porno sul telefonino mentre guida” racconta lei “e dopo cinque minuti ha tolto il porno, ha chiamato la moglie e ce l’ha fatta saluta’”,
Scippatore: La virologa Ilaria Capua da Giovanni Floris a DiMartedì definisce il coronavirus “un virus scippatore, perché lo scippatore non ti fa del male se non sussistono altre condizioni: se sei in bicletta magari sì, ma se ti strappa solo la borsa no”.