Addio a Mario Marenco, architetto e umorista, attore e autore tv che legò la sua carriera prima radiofonica e poi televisiva a Renzo Arbore, realizzando con lui e Gianni Boncompagni la trasmissione cult 'Alto Gradimento' e poi partecipando praticamente a tutti i programmi tv di Arbore, da 'Quelli della notte' a 'Indietro tutta'. Creò e impersonò personaggi strampalati e divertenti come il colonnello Buttiglione, la Sgarambona, Riccardino, l'astronauta spagnolo Raimundo Navarro, il dottor Anemo Carlone, il professor Aristogitone, Verzo, il poeta Marius Marenco e Ida Lo Nigro.
Nato a Foggia 85 anni fa, Marenco è morto a Roma al Policlinico Gemelli dove era ricorevato da qualche tempo. Laureato in architettura a Napoli nel 1957, ottenne poi borse di ricerca a Stoccolma e Chicago. Nel 1960 aprì il proprio atelier di architettura e design (Studio DEGW con sede a Roma) e collaborò con le più importanti case automobilistiche italiane per la realizzazione dei loro stand espositivi.
Raggiunse il successo nel 1970 con il programma radiofonico 'Alto gradimento' scritto con Giorgio Bracardi e condotto dagli stessi Arbore e Boncompagni. Poi il debutto in televisione nel 1972 con Cochi e Renato e Enzo Jannacci nel programma 'Il buono e il cattivo'.
La consacrazione nei panni di Mr. Ramengo, l'inviato speciale che dopo ogni reportage urlava "Carmine!", ne 'L'altra domenica', programma ideato e condotto da Renzo Arbore e trasmesso dalla Rete 2 (l'odierna Rai 2) dal 1976 al 1979 la domenica pomeriggio. Negli anni Ottanta partecipò a diverse trasmissioni televisive, tra cui 'Sotto le stelle' (di Magalli, Minellono, Marenco e Boncompagni) dove impersonò il professor Aristogitone e si adoperò in diversi altri sketch, e 'Indietro tutta!' dove interpretò il personaggio del bambino Riccardino.
Marenco lavorò anche al cinema, dove portò le sue macchiette tv: 'Il Colonnello Buttiglione diventa generale', 'Von Buttiglione Sturmtruppenfuehrer', 'Il pap'occhio', 'I carabbinieri', 'Vigili e vigilesse', 'Sing - Il sogno di Brooklyn'. Scrisse alcuni libri umoristici per Rizzoli, tra cui 'Lo scarafo nella brodazza', 'Dal nostro inviato speciale', 'Los putanados', 'Stupefax' e 'Il cuaderno delle poesie'.
Il ricordo di Arbore
"Era un genio assoluto dell'umorismo, il più avanti possibile. Io non ho mai conosciuto un umorista così raffinato, così dotato, così talentuoso come lui. Meglio di quelli del passato e del presente". Renzo Arbore ricorda ai microfoni di Radio Capital l'amico Mario Marenco scomparso oggi a 85 anni.
"Ne parlo con cognizione di causa perché ci ho lavorato 14 anni alla radio - aggiunge - ci ho fatto due film e i programmi televisivi. Marenco era assolutamente unico, totalmente fuori legge, totalmente fuori ordinanza. Era anche fuori, come personalità, da quelle piccolissime cose dei personaggi dello spettacolo - aggiunge - era un geniale architetto e designer che aveva una caratteristica: la modestia terribile che ne nascondeva le qualità. Ma noi che lo conoscevamo a fondo, io, Boncompagni, Frassica, lo abbiamo sempre considerato il numero uno in assoluto. Superiore anche ai comici e umoristi di ieri e di oggi".
"Lo sentivo sempre - aggiunge - e ogni volta si inventavano delle gag, perfino sul letto della clinica dove sono andato a trovarlo con Ugo Porcelli. Era un vero intellettuale, cioè uno che fa lavorare l'intelletto".