Una serie “non fiction” per raccontare il passato guardando al presente
“Ossi di Seppia. Il rumore della memoria”, la serie “non fiction” prodotta da 42° Parallelo esce in esclusiva su RaiPlay dal 12 gennaio. Ventisei puntate per seguire, settimana dopo settimana, il filo che intreccia il passato al presente fino a fondersi nell’impensabile, quel qualcosa che mai nessuno avrebbe immaginato potesse accadere e che invece finisce per sconvolgere completamente le nostre vite. Un racconto emozionale e immersivo rivolto alla Generazione Z e ai Millennials, un antidoto per frenare la perdita della memoria collettiva.
Ecco alcuni dei fatti raccontati nelle 26 puntate da 20 minuti ciascuna.


La prima puntata della serie ha per protagonista Rosy Bindi, ex ministra della salute, e si concentra sul metodo Di Bella. La presunta cura miracolosa per il cancro sviluppata dal professore modenese fu uno dei primi casi sanitari ad esplodere sui media, colonizzando talk show e programmi tv in prima serata. Sul multitrattamento Di Bella il clamore fu tale da far schierare la gente contro scienziati ed esperti, accusati spesso di non voler concedere la miracolosa cura ai malati.

Zona rossa, tute bianche, quarantena. Sono parole che ormai associamo al Covid-19, ma che dominarono la quotidianità anche di chi visse il disastro di Seveso. Era il 10 luglio 1976 quando dalla fabbrica Icmesa di Meda fuoriuscì una nube di diossina che rese tossica l’aria e contaminò tutto l’ambiente circostante.

La morte improvvisa di Davide Astori, capitano della fiorentina, avvenuta il 4 marzo 2018 è al centro di un’altra puntata di “Ossi di Seppia”. Una riflessione sulla paura di morire giovani e improvvisamente, un sentimento con cui ci siamo trovati a convivere anche durante la pandemia di Covid-19.

Il 20 marzo del 2010 erutta dopo 187 anni il vulcano islandese dal nome impronunciabile Eyjafjallajökull. Ad aprile di quell’anno i fumi causati dall’eruzione producono una nube che impedisce agli aerei di decollare e volare in sicurezza. Il traffico aereo in tutta Europa viene bloccato.

Tangentopoli riletta attraverso il racconto di uno dei protagonisti della vicenda che segnò la Storia italiana, Sergio Cusani.

Il 27 febbraio 2017 dopo anni di sofferenza muore in una clinica svizzera mediante eutanasia Fabiano Antoniani conosciuto come Dj Fabo. A raccontare chi era Fabo e perché è arrivato a quella scelta l’ex fidanzata Valeria Imbrogno.