Willie Peyote, "il mio brano un testo politico? Un peccato non dire niente"
Il cantante racconta all'Agi la sua esibizione a Sanremo: "Spero che arrivi la chiave ironica e ritmata della canzone"
Maria Letizia D'Agata
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AGI - "Il mio un testo politico? Dipende da cosa si intende per politica. In ogni caso andare a Sanremo senza niente da dire mi sembrava un'occasione sprecata, per come sono fatto io. Spero che arrivi la chiave ironica e ritmata del brano. E spero che tutti cantino 'Grazie ma no grazie'". Willie Peyote racconta all'AGI il giorno dopo la sua esibizione al teatro Ariston di Sanremo in occasione del 75esimo Festival della Canzone Italiana, dove ha presentato il brano "Grazie ma no grazie". "Sono contento di come è andata - ha aggiunto - l'ho vissuta con meno ansia, il pubblico mi ha aiutato. E mi sono sciolto subito. Mi sono divertito".