Alfa conquista Roma e chiude il tour. Sul palco anche Eddie Brock e Britti
AGI - Il concerto romano di Alfa, tappa finale di un tour che in due anni ha raccolto quasi 200 mila spettatori e ha toccato anche l'Europa, conferma una verità ormai evidente: siamo davanti a uno degli artisti emergenti più abile nella costruzione dei live. Un talento naturale nel trasformare un concerto in un’esperienza, un viaggio emotivo e scenico che alterna colori, musica, leggerezza e un’interazione con il pubblico sempre più rara nel panorama attuale. Alfa si prende la scena con sicurezza e gentilezza, modellando lo show come un volo aereo e trascinando il PalaSport di Roma in due ore di musica.
Lo spettacolo, in realtà, comincia ancora prima dell’ingresso dell’artista. Per il pre-show della serata romana, Alfa ha voluto sul palco il nuovo fenomeno dei social Eddie Brock, capace di scaldare il palazzetto con tre brani, tra cui “Non è mica te”, diventato virale su TikTok. Il suo nome già indicato come uno dei caldissimi per i “Fantastici 30” di Sanremo 2025. Considerata l’attenzione di Carlo Conti ai trend giovanili, il suo posto nella lista dei selezionati sembra ormai più che probabile.
Quando Alfa arriva sul palco, il clima è già quello delle grandi occasioni. Il cantautore apre con “Ma so che era innamorato”, accendendo subito l’arena, e prosegue con “Come il sole”, “Testa tra le nuvole Pt. 2” e “Wanderlust!”, trascinando il pubblico in un crescendo continuo. “Tante mila volte” e “Testa tra le nuvole Pt. 1” consolidano la prima parte del live, seguite dall’emozione intima di “Nei tuoi occhi cosa c’è”, dall’energia di “Sul più bello” e da una cover sentita di “Le cose in comune”. La scaletta prosegue con “Frida”, “Anna”, “Vai!”, “Dove sei?” e “Sofia </3”, fino al momento più riflessivo con “Metti a posto”.
La parte finale del concerto esplode con i tormentoni che hanno consacrato Alfa al grande pubblico. “Vabbè ciao”, “Bellissimissima <3” e “Snap” fanno saltare i diecimila del PalaSport, che continuano a cantare anche durante “A me mi piace”, “You make me so happy” e la sempre attesa “Il filo rosso” fenomeno che domina le classifiche. C’è poi spazio per “5 minuti” e “Ci sarò”, prima del gran finale.
Tra le sorprese della serata una spicca sopra tutte: l’ingresso di Alex Britti per un duetto voce e chitarra sulle note di “Solo una volta”. Un momento speciale, accolto con un boato dal pubblico romano. Alla festa si aggiunge anche la banda musicale di Latina, che porta sul palco un tocco unico e scenografico.
Ma il gesto che più racconta la natura di questo artista arriva a sorpresa, quando Alfa decide di ringraziare il suo pubblico in modo indelebile: un tatuaggio fatto in diretta sul palco, con la cifra “192.000” a ricordare per sempre i biglietti venduti in questi due anni. Un atto simbolico che mette in chiaro quanto questo percorso lo abbia segnato.
Il finale è sospeso — letteralmente — con l’artista che, seduto su un’altalena sopra il pubblico, intona “Sogna ragazzo sogna” di Roberto Vecchioni, un inno generazionale diventato suo come eredità del grande cantautore dopo il duetto da lacrime a Sanremo. Poco prima di “Cin Cin”, che chiude la scaletta, arriva l’annuncio dell’imminente disco live. Lo sguardo brillante, la voce sicura, la capacità di condivisione: Alfa è un artista generoso, e questo concerto romano non ha fatto che ribadirlo.