Il lockdown ha fatto la fortuna dei contenuti in streaming

Il lockdown ha fatto la fortuna dei contenuti in streaming

La reclusione forzata ha fatto impennare la fruzione dei programmi di reti come Netflix e Amazon Prime. I dati di Sensemakers 

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© ImageSource - Coppia davanti alla televisione

AGI - Che i contenuti offerti dalle piattaforme per la visualizzazione in streaming come Netflix, Amazon Prime Video e YouTube abbiano conquistato il mercato globale, non rappresenta certo una novità, ma i dati diffusi da Sensemakers, società di consulenza nel marketing digitale, ne danno una conferma evidente. Lo studio sulla crescita del consumo di video online e sull’evoluzione del settore, realizzato integrando diverse fonti di dati come Auditel, Audience Analytics di Comscore e una ricerca ad hoc condotta sugli heavy user di video online sia sulle piattaforme gratuite che su quelle a pagamento in collaborazione con Beyond Research, ci dice che la recente emergenza sanitaria e il relativo lockdown ha provocato una fortissima impennata nella crescita dell’audience di fruitori on demand, calcolata in una percentuale che si aggira intorno al 60%. Un’audience che ha dei connotati ben definiti.

Il fruitore medio principale di video online ha dai 15 ai 24 anni e passa davanti allo schermo, soprattutto dello smartphone, circa 35 minuti al giorno, preferibilmente il pomeriggio. Cambia invece la situazione col passare delle ore, la sera infatti il divano è occupato soprattutto da giovani famiglie con alto grado di scolarizzazione e reddito; i programmi scelti sono film e serie-tv, visioni comunque più lunghe rispetto alle altre fasce orarie. La giornata che viene ulteriormente scandita dagli argomenti che interessano di più gli utenti, news, sport, musica e tutorial la mattina, visti principalmente da smartphone; durate medie di visione di serie e reality nel pomeriggio; visioni lunghe concentrate su film e serie attraverso la Smart TV la sera.

Gli heavy user di video On demand dichiarano una propensione a sottoscrivere in media 2,3 abbonamenti ai servizi a pagamento. I veri lovemark nello streaming, in grado di attrarre e fidelizzare allo stesso tempo, sono Netflix (indice di gradimento pari a 8,16), Amazon Prime Video (indice di gradimento pari a 7,92) e YouTube (indice di gradimento pari a 7,87). Anche Sky mostra una grande capacità di fidelizzare i propri sottoscrittori, maturi e dal profilo economicamente superiore alla media. Presenti in questa classifica anche i broadcaster televisivi ma in versione digitale, utilizzati per recuperare reality show per Mediaset e fiction per Rai.