AGI - Sono Joscho Stephan, Kinga Glyk, Simona Molinari e Kurt Rosenwinkel i protagonisti della XXXIV edizione dell’Eddie Lang Jazz Festival, in programma dal 25 luglio al 3 agosto ai Giardini del Castello Pignatelli a Monteroduni, in provincia di Isernia. La manifestazione continua ad aprirsi alla contaminazione tra linguaggi diversi che spaziano dalla musica d’autore, al manouche ai suoni elettronici d’avanguardia, senza mai dimenticare le proprie origini jazzistiche.
L’apertura della rassegna il 25 luglio è affidata all’eclettico chitarrista Joscho Stephan. Le sue radici affondano nella musica Gipsy Swing, lo stile nato negli anni ’30 grazie al pionieristico e leggendario chitarrista jazz Django Reinhardt. Joscho Stephan non ha semplicemente assorbito questa musica ma la interpreta al massimo livello ed è impegnato ad estenderne i confini. Nonostante la sua giovane età, dopo sette acclamati album e un Dvd, si è fatto strada nell’illustre circolo degli specialisti del genere insieme a grandi nomi come Paquito de Rivera, James Carter, Charlie Mariano o Grady Tate.
Il 26 luglio a salire sul palco sarà la rivoluzionaria e pluripremiata bassista e compositrice polacca Kinga Głyk. Dopo il suo album di debutto, l'artista ha registrato un accattivante concerto dal vivo intitolato “Happy Birthday” che ha ricevuto milioni di visualizzazioni su You Tube.
Il 1agosto sarà il turno di Simona Molinari, cantautrice popjazz con all’attivo 7 album. Molinari duettato con artisti del calibro di Andrea Bocelli, Al Jarreau e Ornella Vanoni, ha cantato nei migliori teatri Italiani e stranieri, dal Bluenote di New York al teatro Estrada di Mosca, e ha partecipato a Sanremo due volte in gara e due volte come ospite. Sue anche la sigla de “I delitti del Barlume” e la canzone dei titoli di coda dell’ultimo film di Giovanni Veronesi: “Romeo è Giulietta”.
Il 2 agosto chiuderà la rassegna Kurt Rosenwinkel, uno dei maestri della chitarra jazz contemporanea, insignito nel 1995 del premio "Composer's Award" dal National Endowment for the Arts. Da allora ha suonato e registrato sia da leader che da accompagnatore con artisti come Mark Turner, Brad Mehldau e molti altri. Il suo album del 2005, "Deep Song", vede anche la partecipazione di Mehldau e Joshua Redman. Fra i suoi lavori più degni di nota troviamo poi "The Enemies of Energy", "The Next Step" e il più sperimentale "Heartcore".