I l rapper statunitense Nelly e il cantante algerino Cheb Khaled terranno un concerto nella città saudita di Gedda il prossimo 14 dicembre. Uno show che si propone come punto d’incontro tra la cultura occidentale e quella mediorientale ma ha attirato anche numerose polemiche. Il motivo? Il concerto è aperto solamente agli uomini e proibito alle donne. Numerose saudite hanno infatti posto la questione sui social network sul perché questo concerto, organizzato dall’emittente tv privata MBC Acion e sostenuto dall’autorità generale saudita per l’intrattenimento, non permetta loro di parteciparvi. Così come c'è chi sostiene anche che Nelly non debba esibirsi in Arabia Saudita perché in passato è stato accusato di violenza sessuale e nel 2015 è stato arrestato per possesso di marijuana.
Il precedente di Toby Keith
Non si tratta della prima occasione in cui un artista statunitense si esibisce in concerto in Arabia Saudita. Lo scorso maggio, quando anche il presidente Donald Trump si è recato in visita al paese, il cantante country Toby Keith si è esibito a Riad. Anche in quell’occasione il concerto fu aperto esclusivamente agli uomini, che dovevano avere almeno 21 anni di età e vestirsi obbligatoriamente con gli abiti tradizionali sauditi. Secondo quanto riportato da alcuni media, sarebbe stato chiesto a Keith, che in numerose canzoni parla di whiskey, bar e bevande alcoliche, di attenuare i toni dal momento che in Arabia Saudita il consumo di alcol è proibito.
Per quanto riguarda eventi pubblici quali i concerti, in Arabia Saudita le regole sono generalmente restrittive, dal momento che il paese ha leggi molto severe in termini di morale pubblica, abbigliamento e consumo di alcolici. Tuttavia lo scorso anno il principe saudita Mohammed bin Salman ha deciso di istituire l’autorità generale per l’intrattenimento con l’obiettivo di ampliare la proposta economica del paese e superare la sua completa dipendenza dal petrolio. Molte delle attività proposte dall’autorità hanno però visto l’opposizione di settori conservatori della popolazione, che spesso si oppongono al fatto che donne e uomini possano mescolarsi durante un evento pubblico.