Al via il Festival Printemps des Arts a Monte-Carlo
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Al via il Festival Printemps des Arts a Monte-Carlo

Al via il Festival Printemps des Arts a Monte-Carlo

 festival printemps des arts, montecarlo
 festival printemps des arts, montecarlo
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Il programma, dal barocco al contemporaneo

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Marc Monnet, direttore del Printemps des Arts, propone un programma che, spaziando dal barocco al contemporaneo in un gioco di riflessi e di rimandi tra passato e presente, apre alla musica asiatica della Mongolia, all’universo musicale dissacrante e divertente di Mauricio Kagel e alla produzione spettacolare di Karlheinz Stockhausen.
Anche quest’anno il festival sosterrà la musica contemporanea con la commissione di due nuove opere a Yann Robin e ad Alexandros Markeas. Quest’ultimo inoltre sarà il compositore en résidence della prossima edizione del festival: Markeas interpreterà le proprie opere con gli studenti dei conservatori musicali della Costa Azzurra.
Parallelamente alla contemporaneità si snoda un percorso imbastito sul pianismo romantico di Chopin, Schubert, Mendelssohn, Liszt, Brahms e Fauré. Interpreti e formazioni eccezionali scandiscono il cartellone 2019 quali la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, il direttore Peter Eötvös, il violinista Renaud Capuçon.

Parola d'ordine: rinnovamento

Nel suo desiderio di novità e di sperimentare nuove sensazioni, la parola d’ordine di questa edizione sarà anche rinnovamento e fiducia nel pubblico. Non solo con prime esecuzioni assolute, ma anche optando per scelte “classiche” quali le forme del concerto e del quartetto d’archi scandagliate in un viaggio che dal Settecento arriva alla contemporaneità.
Tra i piatti forti del menu monegasco figurano l’integrale dei concerti per pianoforte di Beethoven, per le due serate inaugurali, affidate a François-Frédéric Guy, specialista del compositore tedesco, nella duplice veste di pianista e direttore della Sinfonia Varsovia; i ritratti consacrati a Mauricio Kagel, tra gli autori più importanti e originali del secondo dopoguerra e a Heinrich Schütz, compositore e organista tedesco e tra i massimi esponenti del periodo barocco; il viaggio a sorpresa; la forma del quartetto con i capolavori beethoveniani e quattro formazioni d’eccezione, i Quartetti Diotima, Parker, Signum, Renaud Capuçon; la ‘musica spaziale’ con “Oktophonie” di Stockhausen diffusa da altoparlanti che avvolgerà il pubblico con esplosioni sonore e glissandi.

Una sorpresa per il pubblico

Apprezzatissimo, torna anche quest’anno il “viaggio a sopresa” (domenica 24 marzo): il pubblico acquista un biglietto per partecipare ad un viaggio musicale di una giornata a Monte-Carlo e nelle località limitrofe, senza conoscere né la meta né il programma musicale.
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