R oma - Comico, attore e conduttore, da oltre vent'anni in televisione, Maurizio Crozza ha creato personaggi che sono diventati fenomeni di costume. Dagli esordi in programmi satirici cult come Avanzi e Tunnel, arriva alla notorietà nel 1996 partecipando come imitatore a Mai dire gol della Gialappa's Band. Una collaborazione fortunata che dura fino al 2000.
Dal 2001 al 2004 è il comico e trasformista di punta a Quelli che... il calcio e La grande notte del lunedì sera, presentate entrambe da Simona Ventura. Per vederlo da solo sul palco a condurre bisogna aspettare il 2006 quando su La7 esordisce come show man con Crozza Italia. Quattro anni dopo, è sul piccolo schermo con Crozza Alive, mentre nel 2011 riappare sempre su La7 con Italialand.
L'anno dopo segna l'avvio di Crozza nel Paese delle Meraviglie, fortunato programma durato cinque stagioni, nel corso del quale sono state presentate imitazioni entrate nell'immaginario italiano. Dal 2007 al 2014 ha curato e interpretato la copertina del programma Ballarò su Rai 3 condotto da Giovanni Floris. Una collaborazione, quella con Floris, che continua anche dopo il passaggio del giornalista a La7, dove dal 2014 al 2016 Crozza cura la copertina del suo programma televisivo Dimartedì. Tra le collaborazioni importanti, la partecipazione al programma Rockpolitik di Adriano Celentano nel 2005 e gli interventi al Festival di Sanremo, sia nel 2013 che nel 2014, entrambi condotti da Fabio Fazio. A fine 2016, Crozza lascia La7 per passare a Nove.
Crozza lascia La7 e passa a Nove
Non solo tv. Crozza non ha disdegnato il grande schermo, a partire dal film del 1993 Ci sarà un giorno di Franco Rossi in cui interpreta Sandro Pertini. Due anni dopo è co-protagonista in Peggio di così si muore di Marcello Cesena a cui segue nel 1999 Tutti gli uomini del deficiente di Paolo Costella.
Il primo amore però è il teatro: diplomatosi alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova sotto la guida di Gian Maria Volonté, muove i primi passi nel teatro classico dove lavora con i registi Egisto Marcucci, William Gaskill e Marco Sciaccaluga. Prosegue la sua carriera con il Teatro dell'Archivolto di Genova dove forma, insieme agli altri attori, il gruppo cabarettista genovese Broncoviz, di cui fa parte anche l'attrice Carla Signorinis, sua moglie dal 1992. Dopo tanta televisione, nel 2005 Crozza è tornato al teatro con il monologo Ognuno è libero.
Decine le imitazioni presentate a Crozza nel Paese delle Meraviglie, con alcuni personaggi che l'hanno reso famoso al grande pubblico, ripresi, citati e talvolta anche aspramente criticati. Tra questi, i più amati sono:
- Matteo Renzi, l'ex premier e segretario nazionale del Pd
- Papa Francesco. Prima di lui, nel mirino del comico era finito Benedetto XVI, la cui imitazione però aveva suscitato le critiche del quotidiano Avvenire e di alcuni esponenti del mondo cattolico.
- Dibba, parodia di Alessandro Di Battista, deputato del Movimento 5 Stelle
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Massimo Ferrero, il presidente della Sampdoria
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Fuffas, parodia dell'architetto Massimiliano Fuksas
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Chef Germidi Soia, ironia su una star dei fornelli vegana
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Napalm51, parodia di un hater
- Paolo Sonlentino, parodia del regista Sorrentino