Roma - "Un romano e un toscano: funzionano". Il paragone e' azzardato, specie a Roma. Giachetti-Renzi come Totti-Spalletti? Si puo' fare, dicono Presidente del Consiglio e candidato sindaco appollaiati su due sgabelli, al centro del palco dell'Auditorium della Conciliazione. "Vorrei restituire un pizzico dell'orgoglio, che Spalletti ha trasmesso alla squadra, a questa citta'". Al di la' dei proclami, quella siglata tra Renzi e Giachetti sembra essere una alleanza programmatica. Con Giachetti in Campidoglio, spiega chiaramente il premier, si realizza quella triangolazione Pd, governo-comune-regione, capace di risollevare Roma con investimenti in infrastrutture. Una collaborazione mancata nella precedente amministrazione e che Renzi prefigura nonostante i tanti guai passati dal partito a Roma negli ultimi anni. In una comunita', fatta da cinquantamila amministratori e dirigenti, puo' capitare che qualcuno faccia una stupidaggine, afferma Renzi che rimarca in questo la differenza con il M5S: "Onesta', onesta': c'e' lo sentiamo dire da persone che governano in 17 comuni su ottomila, ma fanno casini e hanno tanto avvisi di garanzia. Noi siamo garantisti, ma onesta', onesta'...imparassero a fare trasparenza e pulizia...".
L'altro affondo e' per Salvini: il premier si dice solidale con Giorgia Meloni costretta a fare campagna elettorale con chi, "pur cosi' vicino a Donald Trump", sottilinea ironico Renzi, "vuol mettere il pedaggio sul GRA", dice il premier calato nei panni del conduttore televisivo. "Lo staff di Giachetti aveva detto che non doveva essere un comizio. Non potendo fare comizi, abbiamo deciso di fare una chiacchierata: io intervistero' Roberto Giachetti". Il botta e risposta sembra funzionare, le battute di spirito si susseguono e hanno come oggetto principale l'opposizione, da Salvini a Grillo, con i relativi candidati.
A Virginia Raggi, Renzi dedica il piu' classico dei "Raggi chi?", per poi mettere a segno l'affondo sulla proposta di una funivia 'scaccia-traffico' che colleghi due quartieri di Roma: "faranno pagare il biglietto con il baratto?". Non solo: il premier rievoca anche il 'blitz' degli ausiliari del traffico che ha provocato un fuggi-fuggi durante una iniziativa elettorale di Raggi. In tutto questo il programma rimane sacrificato: c'e' il tempo per il premier di consigliare al "futuro sindaco" - come lo apostrofa in barba ad ogni scaramanzia - di puntare sulla illuminazione delle strade, per aumentare la percezione della sicurezza, e su "una svolta per la pulizia". Giachetti promette di mettere mano in maniera decisa alle partecipate, Ama e Atac, ma sottolinea anche come a Roma ci sia bisogno di un cambio di mentalita', perche' "se si parcheggia davanti ai cassonetti, diventa difficile raccogliere l'immondizia". (AGI)