AGI - Le temperature elevate e le ondate di calore aumentano significativamente il rischio di ritardi nello sviluppo della prima infanzia. È quanto emerge da un nuovo studio guidato dalla New York University (NYU) e pubblicato sul Journal of Child Psychology and Psychiatry.
Gli autori hanno scoperto che i bambini esposti a temperature più elevate del normale, in particolare temperatura massime medie superiori a 86 F (30 C), avevano meno probabilità di raggiungere importanti traguardi di sviluppo per l'alfabetizzazione e la matematica, rispetto ai bambini che vivevano in aree con temperature più basse. "Sebbene l'esposizione al calore sia stata collegata a esiti negativi sulla salute fisica e mentale nel corso della vita, questo studio fornisce una nuova prospettiva sul fatto che il calore eccessivo abbia un impatto negativo sullo sviluppo dei bambini piccoli in diversi paesi", afferma l'autore principale Jorge Cuartas, professore di psicologia applicata presso la NYU Steinhardt. "Poiché lo sviluppo precoce getta le basi per l'apprendimento permanente, la salute fisica e mentale e il benessere generale, questi risultati dovrebbero allertare ricercatori, responsabili politici e professionisti sull'urgente necessità di proteggere lo sviluppo dei bambini in un mondo che si sta riscaldando".
La metodologia dello studio
Cuartas e i suoi coautori hanno analizzato i dati di 19.607 bambini di tre e quattro anni provenienti da Gambia, Georgia, Madagascar, Malawi, Palestina e Sierra Leone, selezionati perché avevano dati dettagliati sullo sviluppo infantile, sui fattori familiari e sul clima, che hanno permesso ai ricercatori di stimare l'esposizione dei bambini a diverse temperature.
Strumenti di valutazione e dati utilizzati
Per valutare lo sviluppo dei bambini, i ricercatori hanno utilizzato l'Indice di Sviluppo della Prima Infanzia (ECDI), che misura le tappe fondamentali dello sviluppo in quattro aree: competenze relative alla lettura e ai numeri (alfabetizzazione e calcolo), sviluppo socio-emotivo, approcci all'apprendimento e sviluppo fisico. Hanno inoltre utilizzato i dati 2017-2020 delle Multiple Indicator Cluster Surveys (MICS), un database con informazioni demografiche e indicatori sul benessere, tra cui istruzione, salute, nutrizione e servizi igienico-sanitari. Combinando i dati ECDI e MICS con i dati climatici sulle temperature medie mensili, hanno determinato se esistessero collegamenti tra l'esposizione al calore e lo sviluppo della prima infanzia.
Risultati chiave e fattori influenzanti
Hanno scoperto che i bambini esposti a temperature massime medie superiori a 30 C avevano dal 5 al 6,7 per cento di probabilità in meno di raggiungere le tappe fondamentali dello sviluppo in alfabetizzazione e calcolo rispetto ai bambini esposti a temperature inferiori a 25 C nella stessa regione e stagione. Questi effetti erano più pronunciati tra i bambini provenienti da famiglie economicamente svantaggiate, famiglie con minore accesso all'acqua potabile e provenienti da aree urbane.