Nel mondo ci sono sempre meno donatori di seme
Le procedure di reclutamento sono molto accurate e selettive e meno di quattro uomini su cento raggiungono la fase finale del processo

© Yuichi Yamazaki/ AFP - Analisi dei movimenti degli spermatozoi in una clinica per la donazione del liquido seminale a Tokyo
AGI - Il numero di uomini che accettano di donare il liquido seminale accettando la possibilità di essere ricontattati è in calo, principalmente a causa delle procedure di reclutamento molto accurate e selettive. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Human Reproduction, condotto dagli scienziati dell'Università di Sheffield, che hanno considerato i risultati di oltre 11.700 uomini che avevano fatto domanda di donazione di sperma in Danimarca e Stati Uniti. Il team, guidato da Allan Pacey, ha valutato le informazioni raccolte dalla Cryos International, la più grande banca del seme al mondo, in merito alle decisioni degli utenti sulla propria donazione.
Stando a quanto emerge dall'indagine, meno di quattro uomini su 100 raggiungono la fase finale del processo. In particolare, il 54,91 per cento di chi fa richiesta per la donazione si ritira dal programma, il 17,41 per cento viene respinto a causa di incompatibilità genetiche o di salute, mentre l'11,71 per cento dei richiedenti non supera il questionario di screening sullo stile di vita. Infine, l'11,20 per cento degli utenti viene rifiutato a causa della scarsa qualità del liquido seminale. "Questo lavoro - afferma Pacey - conferma che i processi di reclutamento dei donatori sono molto accurati". Secondo i dati raccolti, circa il 41,27 per cento dei donatori accetta di essere identificabile, con un tasso più elevato in Danimarca rispetto agli Stati Uniti.
"Il nostro studio evidenzia quanto sia difficile diventare un donatore di sperma - commenta ancora Pacey - con il sangue è molto più semplice, si esegue la donazione e poi non ci sono particolari attenzioni da seguire, mentre diventare donatore di liquido seminale significa assumere un impegno regolare e accettare la possibilità di generare nuova prole. Nella nostra indagine abbiamo rilevato che molti donatori che inizialmente avevano richiesto l'anonimato hanno poi optato per la possibilità di essere identificati. Questo ha implicazioni importanti per il processo di selezione e soprattutto nel caso in cui i bambini chiedano di conoscere il proprio genitore biologico".
"I risultati di questo lavoro sono molto importanti per noi - dichiara Anne-Bine Skytte, direttore medico di Cryos International - se riuscissimo a reclutare i donatori più facilmente, potremmo contenere i costi per i pazienti che necessitano del liquido seminale e non sono coperti dal servizio sanitario nazionale".