AGI - E' stato presentato un nuovo strumento di apprendimento automatico per valutare il rischio di estinzione di specie viventi. Un team di ricerca guidato da Gabriel Henrique de Oliveira Caetano dell'Università Ben-Gurion del Negev, in Israele, ed i suoi colleghi lo ha utilizzato per dimostrare che le specie di rettili, che sono non elencati nell'iconica Lista Rossa delle Specie Minacciate, pubblicata dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) che identifica le specie a rischio di estinzione, a causa della mancanza di valutazione o di dati hanno maggiori probabilità di essere minacciati rispetto alle specie valutate. Lo studio è stato pubblicato su PLOS Biology.
La Lista rossa delle specie minacciate della IUCN è la valutazione più completa del rischio di estinzione delle specie e informa le politiche e le pratiche di conservazione a livello globale. Tuttavia, il processo per classificare le specie è laborioso e soggetto a pregiudizi, in quanto dipende fortemente dalla cura manuale da parte di esperti umani; molte specie animali, pertanto, non sono state valutate, o mancano di dati sufficienti, creando lacune nelle misure di protezione.
Per valutare 4.369 specie di rettili che in precedenza non potevano avere la priorità per la conservazione e sviluppare metodi accurati per valutare il rischio di estinzione di specie oscure, questi ricercatori hanno creato un modello di computer di apprendimento automatico. Il modello ha assegnato le categorie di rischio di estinzione IUCN al 40% dei rettili del mondo che non avevano valutazioni pubblicate o sono classificati come "DD" ("Dati carenti") al momento dello studio.
I ricercatori hanno convalidato l'accuratezza del modello, confrontandolo con le classificazioni del rischio della Lista Rossa. "Il nostro lavoro potrebbe essere molto importante nell'aiutare gli sforzi globali a dare la priorità alla conservazione delle specie a rischio, ad esempio utilizzando il meccanismo della lista rossa IUCN", ha dichiarato il coautore Uri Roll.
"Il nostro mondo sta affrontando una crisi di biodiversità e gravi cambiamenti causati dall'uomo agli ecosistemi e alle specie, ma i fondi stanziati per la conservazione sono molto limitati. Di conseguenza, è fondamentale utilizzare questi fondi limitati dove potrebbero fornire i maggiori vantaggi. Strumenti avanzati, come quelli che abbiamo impiegato qui, insieme all'accumulo di dati, potrebbero ridurre notevolmente i tempi e i costi necessari per valutare il rischio di estinzione e quindi aprire la strada a un processo decisionale di conservazione più informato".