AGI - Sfruttare una terapia genica per rigenerare i nervi nel midollo spinale danneggiati e consentire ai muscoli paralizzati di recuperare le funzionalità. Questo l'obiettivo di un team di esperti dell'Università della Ruhr di Bochum in Germania, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Nature Communications per rendere noti i risultati del loro studio, condotto su una serie di topolini che hanno ripreso a camminare a seguito di una completa paralisi dopo poche settimane di terapia genica.
"Questo lavoro - dichiara Dietmar Fischer dell'Universita' della Ruhr di Bochum - rappresenta una speranza per i 5,4 milioni di persone in tutto il mondo affette da paralisi". Il team ha sviluppato un metodo in grado di stimolare i nervi danneggiati del midollo spinale, che si basa sull'iniezione di virus geneticamente modificati per fornire il modello di produzione della proteina alle specifiche cellule nervose.
"I roditori avevano perso la mobilita' delle zampe posteriori - spiega l'esperto - abbiamo stimolato le cellule nervose della corteccia motoria sensoriale per produrre iper-interleuchina-6, che agisce assumendo una caratteristica chiave delle lesioni del midollo spinale che producono disabilità, ovvero il danno alle fibre nervose note come assoni".
Le fibre, continua lo scienziato, inviano segnali tra il cervello, la pelle e i muscoli e consentono il movimento delle parti del corpo, ma se si interrompe la comunicazione, possono insorgere paralisi o intorpidimento. "Abbiamo utilizzato la terapia per stimolare le cellule nervose che producono l'iper-interleuchina-6 e per il suo trasporto attraverso il cervello - prosegue l'autore - studi precedenti utilizzavano una metodologia simile per rigenerare le cellule nervose nel sistema visivo, ma il nostro lavoro si concentra sulle cellule nella corteccia motoria sensoriale per produrre la proteina specifica".
I ricercatori sottolineano che il trattamento di poche cellule ha stimolato la rigenerazione assonale di varie unita' biologiche nel cervello e in diversi tratti del midollo spinale contemporaneamente, il che ha permesso agli animali precedentemente paralizzati di camminare dopo solo due o tre settimane.
"Non era mai stato dimostrato che fosse possibile recuperare le funzioni motorie dopo paraplegia completa - afferma l'esperto - siamo stati davvero sorpresi di questi incoraggianti risultati". Il team sta ora valutando modi per migliorare la somministrazione dell'iper-interleuchina-6, con l'obiettivo di ottenere ulteriori miglioramenti funzionali.
"Stiamo verificando la possibilita' che la proteina produca effetti positivi anche se la lesione si e' verificata diverse settimane prima della somministrazione - conclude Fischer - sarebbe un aspetto particolarmente rilevante per l'applicazione sugli esseri umani. Stiamo aprendo un nuovo terreno scientifico che potrebbe rivoluzionare il trattamento delle paralisi".